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  • Inter, paradosso Joao Mario: mistero per Spalletti, richiestissimo in Premier

    Inter, paradosso Joao Mario: mistero per Spalletti, richiestissimo in Premier

    • Marco Demicheli
    Nove partite di campionato, zero minuti in campo. Non serve fare grandi calcoli per capire che Joao Mario non rientra nei piani dell'Inter. La scorsa estate i nerazzurri avevano provato a lungo a cedere il centrocampista portoghese, rientrato alla base dopo il prestito al West Ham, senza però trovare la soluzione giusta, che prevedesse una cessione a titolo definitivo o, almeno, in prestito con obbligo di riscatto. E così l'ex Sporting è rimasto a Milano.

    LA MANO DI SPALLETTI - Luciano Spalletti si è ritrovato così con questa situazione scomoda da gestire in casa e, almeno a parole, ha provato a caricare il classe '93: "Joao Mario potrà trovare spazio anche da titolare, se riesce a trovare entusiasmo è un giocatore davvero importante". Dichiarazioni di fiducia, che sembravano aver colpito Joao Mario, che a sua volta a settembre aveva detto: "Voglio trasformare i fischi dei tifosi in applausi".  

    LA PREMIER RICHIAMA - Per il momento, di fischi non ne sta sentendo. Non perché il suo rendimento sia cresciuto, ma semplicemente perché in campo non è mai sceso: fuori dalla lista Uefa per la Champions League, sempre in panchina in campionato. In questa situazione, le possibilità di un nuovo addio a gennaio crescono e a ripensare a Joao Mario è ancora la Premier League: ​Wolverhampton, Leicester, Southampton e Fulham lo accoglierebbero a braccia aperte, ma solo in prestito. A sei mesi di distanza, starà ancora all'Inter valutare e decidere se accettare questa formula in vista di gennaio.

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