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  • Inter, Perisic è letale nei tre davanti. Pioli, perché terzino contro la Roma?

    Inter, Perisic è letale nei tre davanti. Pioli, perché terzino contro la Roma?

    • Alessandro Di Gioia
    Ivan Perisic è letale come pochi esterni nel mondo, davanti alla porta avversaria: lo era già nel Wolfsburg, lo è diventato a maggior ragione nell'Inter, in una squadra che spesso gli consente di mettere in mostra il suo lato più offensivo, senza doversi curare troppo della fase difensiva. D'altronde, il croato di Spalato, classe '89, è un vero e proprio diamante che il club nerazzurro sta cercando di sgrezzare man mano che avanza nella piena maturità della sua carriera calcistica. Gran parte del lavoro è stato fatto, tanto che Perisic è seguito da diversi club d'Oltremanica, tra cui Arsenal e Chelsea. 

    UN BOMBER SULLA FASCIA - I numeri parlano per lui: 31 reti in 70 presenze con il Club Brugge, in Belgio, 9 in 42 con il Dortmund e 18 in 70 con il Wolfsburg, già 16 in 59 partite con l'Inter, con i due di oggi: un esterno dalla prolificità quasi illegale, considerando i chilometri che devono macinare i giocatori di fascia. Grande freddezza sotto porta e capacità di andare in rete in tutti i modi: di sinistro, di destro, di testa, in acrobazia. Un giocatore, insomma, che deve stare il più possibile vicino alla porta: ma non quella dell'Inter, quella degli avversari.

    UNA DOMANDA PER PIOLI - Per questo, dopo una prestazione come quella di Cagliari di oggi, nella quale il croato ha mostrato tutto il suo repertorio, la domanda a Stefano Pioli sorge spontanea: perché costringerlo a fare quasi il terzino di una linea a cinque contro la Roma, nel match più importante degli ultimi tempi? 

    @AleDigio89

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