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  • Inter-Roma da bordo campo: la mossa vincente di Ranieri, le reazioni al rigore non fischiato e il messaggio della Nord

    Inter-Roma da bordo campo: la mossa vincente di Ranieri, le reazioni al rigore non fischiato e il messaggio della Nord

    • Davide Bernardi
      Davide Bernardi
    A San Siro c’è un’aria diversa: un po’ perché la curva sceglie il silenzio per i primi 20’, contro il caro biglietti per la Champions, un po’ perché il resto dello stadio è ancora tramortito dalla doppia sberla Bologna-Derby. Per la prima volta da mesi e mesi, la casa nerazzurra non trascina come al solito. 

    I primi minuti, come detto, si giocano in un’atmosfera ovattata, qualche brusio, qualche fischio agli avversari, qualche mugugno, che aumenta quando al nono minuto, Inzaghi ha già il primo problema: Pavard, con una dinamica stranissima, si fa male alla caviglia. Inizialmente non sembra grave, tanto che in panchina al francese viene fatto segno di rialzarsi velocemente e stringere i denti, che serve sbloccarla il prima possibile.

    Invece Pavard non ce la fa, esce per farsi fasciare, Inzaghi gli dice: "Benji, prova 3’ poi mi dici, ok?" Ma appena rientrato in campo, il francese chiede subito il cambio e Inzaghi è sconsolato: “è veramente una cosa incredibile”. Effettivamente quella degli esterni e braccetti nerazzurri quest’anno sembra una maledizione.

    L’Inter non va alla tipica velocità dell’Inter di Inzaghi, non è brillante nelle gambe e soprattutto nella testa. Da bordocampo, la sensazione netta è che la Roma, in campo, in questo momento sia semplicemente più a suo agio. La mossa di Ranieri è quella di allargare Soule per poterlo isolare nell1vs1 con Dimarco e la scelta paga. Perché in 2’ l’argentino punta due volte l’esterno interista allo stesso modo, prima Konè tira alto, poi Soulè stesso sfrutta un rimpallo e fa 1-0. La sequenzialità dell’azione giallorossa fa arrabbiare Inzaghi, che dopo essere rimasto impassibile alla palla che entra in porta, da lontano a Barella grida: Bare, raddoppiamo!

    La partita è tutt’altro che fluida, Fabbri la spezzetta di continuo. A Ranieri non piacciono le proteste nerazzurre per un pestone ai danni di Frattesi, ne parla con Darmian a qualche metro da lui: “Siete forti in tutto, siete forti in tutto”, come a dire non occorre protestare troppo. Poi l’allenatore giallorosso, con l’esterno dell’Inter la chiude con un grande sorriso: “Ma che vuoi pure fare il mio lavoro?”.

    Inter-Roma da bordo campo: la mossa vincente di Ranieri, le reazioni al rigore non fischiato e il messaggio della Nord


    Dalla panchina Inzaghi e il suo staff ci provano prima “tatticamente”, chiedendo a Barella e Frattesi di invertirsi e di giocare larghi, per costringere la Roma a smuovere il proprio blocco centrale. Poi nel secondo tempo, dopo una chiacchiera nell’intervallo, chiedendo più ritmo. L’ingresso che cambia la partita però è quello di Dumfries, probabilmente il numero uno in Italia nel raccogliere i cross sul secondo palo. Inzaghi piazza l’olandese altissimo, Ranieri gli risponde mettendo Pisilli: “Vedi che Dumfries sta facendo l’ala, devi dare una mano”. La mossa di Inzaghi fa abbassare tantissimo la Roma, che nel blocco centrale del secondo tempo ha un possesso palla del 15%. L’Inter, questa Inter, che storicamente non ha puntatori seriali, fa iniziare a cadere cross in area: a un certo punto con la palla ancora a sinistra dell’Inter, una parte di San Siro, uno spicchio laterale dell’anello Arancio salta in piedi urlando. A terra ci sono Dumfries e Ndicka, secondo il guardalinee lì vicino, a cominciare è stato l’olandese, fallo per la Roma. E’ solo il primo episodio con Ndicka protagonista. 

    Il secondo arriva qualche minuto dopo, dall’altra parte dell’area: Ndicka qui commette l’errore di cinturare da subito Bisseck, ben prima che il pallone capiti nella loro porzione di campo: live sembra rigore netto e i replay confermano la sensazione. Fabbri lascia correre, Inzaghi rimane impassibile, mentre Lautaro, mimando proprio la trattenuta corre dall’arbitro. Arnautovic ci prova col quarto uomo dicendo: "è netto, è netto, non guarda il pallone nemmeno".

    Negli ultimi minuti, chi soffre di più è Soulé in panchina: si morde la maglia, si mette le mani nei capelli, su diversi cross preferisce non guardare. Alla fine, al triplice fischio si lascia andare con un vamos, più altre cose argentine non riferibili. 

    L’ultima immagine di Inter-Roma sono tutti gli uomini di Inzaghi sotto la Nord, Barella che porta sotto la curva anche uno sfinito Acerbi, mentre il tifo interista applaude nonostante la terza sconfitta in una settimana. Il coro è “Noi abbiamo l’Inter nel cuore”, il messaggio sottinteso è “la stagione non è ancora finita”.

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    Commenti

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    andrea delix
    andrea delix

    Provate a d immaginare... l'Inter vince 1a0 a Bologna al 94' con una rimessa laterale battuta 15...

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    • 6

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