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  • Inter-Roma| Una sfida infinita

    Inter-Roma| Una sfida infinita

     Un’altra volta Inter contro Roma, o viceversa, cambia poco. Potrebbe essere giustificata pure una certa noia, ma non è così, non può essere così. Perché le due squadre, negli ultimi cinque-sei anni, sono state le due assolute primattrici del nostro calcio, con l’Inter sempre nelle vesti di protagonista principale, soprattutto in campionato, e la Roma in quella di prima inseguitrice capace comunque di vincere due coppe Italia e una Supercoppa, ma sempre seconda in campionato quando, in due occasioni, avrebbe oggettivamente meritato di più e non aggiungiamo nien t’altro per evitare polemiche che oggi, al la vigilia dell’ennesima sfida tra le due squadre con in palio una coppa, c’entrano poco e comunque fanno parte del passato.

    Inter contro Roma o viceversa, è la partita clou del nostro calcio del terzo millennio, complici anche la Juventus travolta da Moggiopoli e ancora incapace di tornare doveè sempre stato e un Milan che da qualche stagione ha messo nel cassetto gli investimenti faraonici del primo Berlusco ni. Dalla stagione 2004-05, quella della pri ma finale di coppa Italia tra le due squa dre, le due contendenti si sono affrontate in campo la bellezza di ventiquattro volte, in sei stagioni è una media di quattro sfi de ogni anno e meno male che quella di Supercoppa si esaurisce in novanta minu ti (e supplementari), altrimenti staremmo qui ad analizzare numeri ancora più sor prendenti. Dire che le due squadre si co noscono a memoria, è dire poco. Così come dire che nel passato, soprattutto in occa sione delle partite giocate a San Siro, qual che polemica e veleno c’è stato con la Ro ma sempre nel ruolo di quella che prote stava, spesso con più di una ragione.

    L’Inter, ovviamente, ha vinto di più, undici vol te contro le sei dei giallorossi, sette sono stati i pareggi. Sono state quasi tutte par titebellissime, ricche di gol, ottantuno in totale, una media superiore ai tre ogni no vanta minuti, con ribaltamenti di risultati ai confini della realtà, come in quella sfi da con in palio la Supercoppa nella stagio ne 2006-07, con la Roma capace di portar si avanti per tre a zero e ancora molti, og gi, a Trigoria, si stanno domandando co me mai poi si finita con il successo dei ne razzurri per quattro a tre nei tempi sup plementari. Di queste ventiquattro partite, nove sono state sfide di coppa Italia (una sola nei quarti di finale, tutte le altre han no messo in palio la coppa), tre quelle di Supercoppa con due successi nerazzurri e uno della Roma, tutte giocate a San Siro e chissà oggi, se fosse rimasto ad Appiano Gentile invece di fare la scelta di vita di andare al Real Madrid, ci avrebbe detto Josè Mourinho scoprendo di giocare in ca sa.


    In queste ventiquattro sfide, sono anda ti in gol trentasei giocatori diversi, ventu no dell’Inter, quindici della Roma, il capo cannoniere dell’Inter è Crespo (ora al Par ma) con sette, quelli della Roma Totti e De Rossi con sei reti a testa. Curioso notare come in passato Adriano, il grande colpo del mercato romanista, abbia realizzato cinque reti alla sua attuale squadra, in par tite in cui quello che all’epoca era l’Impe ratore fu il giocatore che fece la differen za. Al contrario l’attuale interista Alessan dro Amantino Mancini ha realizzato tre gol da romanista alla squadra dalla quale og gi è stipendiato. Magari entrambi sognano di entrare nel tabellino di nuovo da ex nel tabellino dei marcatori. Perché Adriano almeno inizialmente si sistemerà in pan china e Mancini addirittura in tribuna.

    In ogni caso Inter contro Roma o vice versa è sinonimo di un calcio spettacolare e partite che si fanno vedere. Quello che serve al nostro calcio per tirarsi un po’ su. Le due regine del terzo millennio sono pronte a fare la loro parte.


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