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  • Stramaccioni: 'Arbitro? In dieci eravamo noi'

    Stramaccioni: 'Arbitro? In dieci eravamo noi'

    Dopo il derby con il Milan, a Sky parla il tecnico dell'Inter, Andrea Stramaccioni:

     
    "Bene due cose principalmente stasera: la prima l'approccio alla partita, che era una cosa su cui avevamo lavorato tanto, parlandone a più riprese durante la settimana. L'Inter è entrata in campo con una aggressività ed una rabbia che non ho visto molto spesso da quando l'alleno io. La seconda è la capacità di soffrire e di non concedere al Milan la sua capacità migliore che è il fraseggio al limite dell'area, costringendola ad andare sulle fasce e crossare, senza mai rinunciare a ripartire. Queste sono le due cose che mi sono piaciute". 
     
    "La classifica? L'avevo detto anche prima del derby, la cosa più importante è la crescita, l'aver concesso in inferiorità numerica così poco nello stretto è segnale di forza mentale. E' normale che in 11 contro 10 abbiamo sofferto". 
     
    "Arbitro? Parliamo di calcio, ha arbitrato una partita difficile con i suoi quattro collaboratori, io ho perso la pazienza su un fallo su Palacio ed ho chiesto scusa all'assistente. Peccati di gioventù in Serie A". 
     
    "I nostri margini di miglioramento? Dobbiamo migliorare la continuità nel fare la partita, è il più grande difetto che ravvedo. Adesso ho la sensazione che mettiamo in campo una squadra difficile da affrontare e capace di far male quando riparte. Siamo entrati in campo nella ripresa carichi con Guarin ma l'espulsione ha guastato i piani. Stasera il palcoscenico è per i giocatori, ad un certo punto io in panchina potevo fare poco. Innescare Coutinho è stata la cosa che ci è riuscita di meno, lui è stato un po' preso nella morsa dei due centrali. Per quanto riguarda la difesa, è un mio pensiero lo preciso, ma penso che per affrontare gente come El Shaarawy, Bojan e Boateng bisogna chiedere ai difensori centrali di scivolare per lasciare meno spazio possibile in spazio aperto. Arrivati vicino all'area in possesso di palla perdono gran parte della loro pericolosità". 
     
    "Io come Mourinho? Non è vero, l'unica cosa che mi fa piacere del paragone con lui è che mi dicono di essere un grande lavoratore sul campo, questo si. Ma io non sono nessuno e non faccio il falso modesto". 
     
    "Arbitro che ha penalizzato il Milan? Guardate che che siamo rimasti noi in 10, ed è una cosa che nel calcio moderno ti penalizza tanto. Lancio una provocazione: è meglio prendere un gol che rimanere con un uomo in meno. Domani ho il corso a Coverciano e la prima cosa che ci dicono è di rispettare l'arbitro".
     

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