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  • Stramaccioni come Capello: Moratti spera

    Stramaccioni come Capello: Moratti spera

    • Gianluca Minchiotti

     

    Dopo aver rincorso per anni Fabio Capello, senza successo, Massimo Moratti potrebbe averlo trovato in casa il suo 'Capello'. Sì, perché la parabola di Andrea Stramaccioni ha qualche analogia con quella del tecnico di Pieris.

    Dopo aver vinto la Coppa Italia Primavera con il Milan nel 1985, il giovane Capello, all'età di 41 anni, venne chiamato a sostituire Nils Liedholm sulla panchina rossonera nella fase finale della stagione 1986-87. In sei giornate, più spareggio con la Sampdoria, Capello condusse il Milan alla qualificazione alla Coppa Uefa, per poi consegnare la panchina ad Arrigo Sacchi. Per quattro anni, poi, Capello non allenò, ricoprendo altri incarichi (da manager e dirigente) nella galassia berlusconiana, fino a quando, nel 1991, la società rossonera lo richiamò alla conduzione tecnica della prima squadra, che lui portò alla serie di successi che tutti conosciamo.

    Anche il 36enne Stramaccioni ora, in casa Inter, ha la possibilità di giocarsi le sue carte per poche giornate di campionato (nove in questo caso). L'obiettivo è quello di salvare il salvabile (magari con la qualificazione all'Europa League) di una stagione che per i nerazzurri è già da dimenticare, e, nel contempo, cercare di convincere Moratti per il futuro. Già, perché a quanto pare, a sedersi sulla panchina dell'Inter, dalla prossima stagione, sarà un altro tecnico, più esperto e vincente di Strama: il favorito, in questo senso, sembra essere Marcelo Bielsa. Potrebbe essere lui il 'Sacchi' di Stramaccioni.

    Ora, la domanda è: Stramaccioni tornerà di buon grado ad allenare la Primavera nerazzurra, con la quale ha appena vinto la NextGen Series? Oppure avrà un altro incarico in società (in attesa, alla Capello, di tornare ad allenare la prima squadra fra qualche anno)? Oppure ancora a fine stagione preferirà accettare l'offerta di un'altra società, per allenare già i 'grandi'?

    Perché se si realizzasse questa terza ipotesi, fra qualche anno Moratti potrebbe trovarsi a rimpiangere non solo l'ingaggio del vero Capello, ma anche la mancata conferma di quello che sembra già (per sicurezza, personalità e tenacia) il suo erede...

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