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  • Inter tra Rocchi e Borriello: via Milito?

    Inter tra Rocchi e Borriello: via Milito?

    Lotito si è fatto avanti per Immobile.
    Inter: aspettando l'ok per Borriello, spunta Rocchi.
    Le strade del vice Milito portano a Roma. L’Inter infatti attende sviluppi legati a Marco Borriello e Tommaso Rocchi. Il discorso con il Genoa per il 30enne attaccante napoletano potrebbe prendere corpo, anche perché di mezzo ci sarebbe pure il trasferimento in rossoblù di Silvestre, ma c’è il rischio che a questo giro si opponga la Roma, proprietaria del cartellino di Borriello.
    Punto Rocchi Ecco perché, in attesa dell’eventuale via libera dei giallorossi, l’Inter ha sondato il terreno per Rocchi. Il 35enne centravanti veneto era già stato vicino al nerazzurro a fine agosto, quando Branca e Ausilio ci avevano provato con la Lazio anche per Floccari. Non se n’era fatto nulla anche perché Rocchi per motivi personali vorrebbe rimanere vicino a Roma. L’Inter però è l’Inter e la prospettiva in gennaio potrebbe cambiare. Soprattutto se Lotito non si impuntasse nel chiedere un «obolo» malgrado un contratto in scadenza a giugno.

    Aspettando Borriello Non mancheranno degli sviluppi, ma molto passerà anche dalla vicenda Borriello. Nei giorni scorsi il presidente del Genoa Enrico Preziosi aveva spiegato: «Marco resterà al Genoa. Potrebbe andarsene soltanto se fosse lui a chiederci di essere ceduto». Ribadito che il tutto dovrebbe passare dal via libera della Roma, il giocatore potrebbe essere interessato a forzare la mano per tornare a Milano, la «sua» città. E’ la stessa Inter che però prima dovrà fare alcune considerazioni. Innanzitutto di carattere ambientale, visto che Stramaccioni ci ha messo mesi a costruire certi equilibri all’interno dello spogliatoio e Borriello resta un personaggio ingombrante. Ma c’è anche una questione tattica, visto che l’ex Milan e Juve è più portato a fare il riferimento centrale in un 4-3-3 che a dividersi gli spazi con un’altra punta, nel 3-5-2 che ha in mente Strama.
    Variabile Silvestre In questo senso Rocchi – rapido e abituato a dare profondità muovendosi sul filo del fuorigioco – sarebbe più adatto. Ma col Genoa resta in ballo anche il discorso Silvestre. L’Inter, che ha recuperato Chivu e potrebbe (per giugno) chiudere per Campagnaro, cederebbe l’argentino arrivato dal Palermo in prestito con obbligo (morale) di riscatto. Ma resta da convincere lo stesso giocatore.
    Lazio Immobile E per completare il giochino degli incastri va registrato l’interessamento della Lazio per Ciro Immobile, in comproprietà tra Genoa e Juve. Preziosi però non vuole cedere l’ex Pescara – anche perché poi avrebbe le mani legate con Borriello -, ma soprattutto potrebbe arrivare il veto bianconero per non rinforzare quella che al momento è la prima rivale scudetto. Le strade del mercato però sono infinite. E molte portano appunto a Roma.
     

    Il Principe e la sirena.
    Milito, idea argentina: a giugno addio all'Inter?
    All'attaccante scade il contratto nel 2014, ma il Racing lo vuole un anno prima. L'abbattimento degli ingaggi lo può allontanare.
    Re dei bomber nel 2012: "Ora sto bene all'Inter, un giorno tornerò nel mio Paese...".

    Messa così, per un tifoso dell'Inter, potrebbe suonare malissimo: e se Diego Milito, il Principe, l'eroe del Triplete, se ne andasse via a fine stagione? E se la mannaia dell'appiattimento dei salari si abbattesse anche sulla sua maestrìa calcistica? E se anziché partire a parametro zero (però a 35 anni) nel 2014, Moratti e il Principe decidessero di dividersi nel giugno prossimo senza dover contrattare una (ipotetica) spalmatura dei 4,5 milioni di ingaggio attuali? Nei giorni in cui già si dimena l'imminente apertura del mercato di gennaio, ecco una proiezione che scuote il mercato estivo.

    Per ora sto bene qui Diego Milito - innamorato dell'Inter - non è certamente uno che a fine 2012 mette in vetrina i propositi futuri. Però... «Vivo la mia vita giorno per giorno - ha detto ai microfoni di Sky -, ho ancora il contratto per un anno e mezzo e non so cosa succederà da qui ad allora. Prima o poi vorrei tornare a giocare in Argentina, ma adesso sto bene all'Inter. Benissimo. Per questa squadra mi sento molto importante, l'allenatore ha fiducia in me e sento questa responsabilità. La speranza è quella di portarci a casa qualche trofeo in questo 2013». In campionato è dura («Stiamo andando oltre le aspettative, ma la Juve va troppo forte»), così restano Coppa Italia e Europa League.
    Vinco le elezioni con Diego Insomma, frasi tranquille e legittime quelle del Principe. Senonché s'infila il presidente del Racing di Avellaneda, squadra argentina che è méta calcistica prediletta nel giorno in cui Milito lascerà il calcio italiano. E tutto sta di capire quando questo succederà. «Lisandro Lopez e Milito, assieme a Lucho González, sono nei nostri programmi da tempo - dice il presidente del Racing Gaston Cogorno a "Olé" -: per questa sessione di mercato è praticamente impossibile farli uscire dall'Europa, però lavoreremo per far sì che possano arrivare nella prossima stagione. A giugno, con i campionati fermi, avremo più chance per aprire le trattative». Ah, il mandato di Cogorno scadrà nel 2014: per la rielezione punterà (un anno prima) su uno dei tre, e Milito è in cima alla lista. Milito che non ha mai chiuso la porta a una chiusura di carriera proprio lì, nel club in cui cominciò.
    Moratti: ne parleremo Insomma, siamo ancora a dicembre 2012 e non c'è dubbio che sia prematuro poter dare certezze. Porsi il dilemma però sì, si può. Perché Milito è Milito ma pare fin troppo chiaro che dal giugno prossimo l'Inter potrebbe intavolare certi discorsi con tutti coloro ai quali il contratto scade nel 2014. E fra questi c'è anche Cambiasso. Massimo Moratti, ad inizio mese e partendo dal caso-Sneijder, disse così: «Se ci sarà la spalmatura dell'ingaggio anche per gli argentini? Può darsi, ma immagino che la cosa sarà meno pubblicizzata. E poi loro hanno un'altra età e soprattutto una scadenza più ravvicinata». Si vedrà.
    Re del gol, e se non segna... In tutto questo vanno messe in evidenza due cose: la prima, nel 2012 Milito è il re dei bomber della Serie A avendo segnato 28 gol contro i 27 di Edinson Cavani; la seconda, se non segna Diego Milito l'Inter non riesce a vincere, perché dalla Juventus in poi (e tralasciando l'autorete di Garcia, Palermo), in Serie A la Strama-band ha vinto solo nella gara (contro il Napoli) in cui Milito ha segnato. E questa è l'ennesima conferma che l'Enciclopedia-Milito è ancora la più attendibile.
     


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