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  • Inter, tra vezzi e scarsa progettualità. Adesso serve un regista o Joao Mario?

    Inter, tra vezzi e scarsa progettualità. Adesso serve un regista o Joao Mario?

    • Pasquale Guarro
    Il problema è atavico, l’Inter non gira. O comunque lo fa a tratti. Che si possa vincere senza un vero e proprio regista è un dato di fatto, ma è vero anche che la mediana nerazzurra sfrutta più i muscoli che la testa. Condizione che a volte paga, altre meno. Ma l’equivoco nasce a monte, da quella progettualità che da qualche anno a questa parte latita all’interno della società di corso Vittorio Emanuele, in balia della confusione tra passaggi di proprietà e vezzi dirigenziali. 

    IL TEMPISMO DI THOHIR - L’Inter di Mancini sorgeva dietro la vecchia idea di sviluppare quel 4-2-3-1 che il tecnico jesino rincorreva da tempo. Modulo in cui si incastrava alla perfezione Banega, esploso definitivamente proprio nel ruolo di trequartista. Ma a dieci giorni dall’inizio del campionato, in Pinetina è sorto il caos. Con un tempismo decisamente inopportuno, Erick Thohir ha deciso di cambiare la guida tecnica, affidando l’Inter a Frank de Boer. Altre idee quelle dell’olandese, che potrebbe ispirarsi a diversi sistemi di gioco: il 4-3-3 è il modulo preferito dall’ex Ajax, che ieri si è affidato addirittura al 3-5-2 per arginare un Chievo in vantaggio di condizione

    UN ALTRO BANEGA - Non più due uomini a fare legna a centrocampo, ma tre elementi con un pivot centrale. Banega non più libero di esercitare la propria arte naif nelle zone di campo che meglio crede, ma incastrato in tatticismi che ne limitano il genio. L’argentino agisce accanto a Medel e Kondogbia, due che fanno lavorare più i muscoli che la testa. Già uno solo dei due in campo rischierebbe di risultare superfluo, figuriamoci entrambi contemporaneamente. Così l’Inter si inceppa in una manovra cigolante e noiosa. Ed emerge l’esigenza, ancora una volta come negli anni scorsi, di un ragionatore. Un uomo davanti alla difesa in grado di dettare i tempi e vedere corridoi per altri inesistenti. 

    ANCORA UN VEZZO? - All’Inter di de Boer serve un play. Quella di Mancini si apprestava a farne a meno, affidando a Banega i compiti da regista, seppur avanzato. L’ex Siviglia è maestro nell’agire tra le linee e arretrare per accendere il motore dell’intera squadra. Ma il progetto nerazzurro, per l’ennesima volta, è cambiato al primo spiffero di vento e oggi occorre nuovamente ripartire, magari arrangiandosi con quello che c’è a disposizione. Una speranza arriva dal mercato, che fortunatamente non è ancora concluso: siamo certi che ciò che occorre sia Joao Mario? O il portoghese è l’ennesimo vezzo da soddisfare?

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