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    Inter, Vecchi: 'Pinamonti manifesto del settore giovanile, nel 2017 Suning investirà molto sul vivaio'

    Inter, Vecchi: 'Pinamonti manifesto del settore giovanile, nel 2017 Suning investirà molto sul vivaio'

    Lunga intervista concessa da Stefano Vecchi al Corriere della Sera: l'allenatore della Primavera dell'Inter, all'attivo anche due panchine con la prima squadra contro Southampton e Crotone, ha parlato a tutto campo dei giovani e del futuro nerazzurro.

    PINAMONTI E SUNING - "L'esordio di Andrea Pinamonti in Europa League, l'8 dicembre scorso, è stato un premio al lavoro dell'intero settore giovanile e ne siamo molto grati a Pioli. Questo ragazzo è un gioiello vero e proprio. Lo stesso de Boer, scuola Ajax che, quanto a giovani è una grande scuola, aveva mostrato di avere coraggio quando aveva chiamato in prima squadra Miangue, un ragazzo belga del 1997 che ha già collezionato tre presenze in Serie A e due in Europa League ed è uno dei nostri calciatori più promettenti. Sono fiero del lavoro che abbiamo svolto sinora e le assicuro che il signor Zhang e la nuova proprietà cinese sono fortemente intenzionati ad investire ulteriormente nel vivaio dell'Inter. Questa è una splendida notizia per il nostro 2017".

    TANTI GIOVANI IN ITALIA - "Era ora. Finalmente si passa dalle parole ai fatti. Finalmente il campo dimostra che, quadno sia ha la fortuna di avere giovani di valore, bisogna dare loro fiducia. Pinamonti, Kean, Pellegri sono la punta dell'iceberg di un fenomeno che ora ha bisogno di consolidarsi. Se nel 2017 questa non si rivelerà una moda effimera, se un numero sempre maggiore di allenatori e dirigenti proseguirà lungo la strada virtuosa, il nostro calcio tornerà a essere uno dei più forti al mondo. Kean? Mi ha colpito. Non è forte, è fortissimo, fisicamente e tecnicamente. Davvero un giocatore fuori dal comune, destinato ad una splendida carriera".

    GASPERINI E ATALANTA - "Gasperini è davvero unico nel suo genere. Ciò che sta facendo è fantastico, ma non è inaspettato, se si ricorda la sua esperienza di nove stagioni nel settore giovanile della Juventus e gli stessi anni crotonesi, caratterizzati dalla valorizzazione di giocatori in seguito protagonisti di carriere ai massimi livelli".

    FUTURO - "Io sono e mi sento un allenatore da prima squadra, anche perché, con tutto il rispetto, il campionato Primavera vale un'ottima Serie B. La verità è che ho la fortuna di fare il mestiere che amo e in una società di livello mondiale qual è l'Inter".

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