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  • Inter, Viviano:| 'Potevo andare al Genoa'

    Inter, Viviano:| 'Potevo andare al Genoa'

    Il portiere dell’Inter Emiliano Viviano ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport 24, dopo l’operazione al legamento crociato anteriore.

    Ieri ti hanno operato, come stai?

    Stavo meglio prima (ride, ndr). Sono contento dell’operazione, è andato tutto bene, guardiamo avanti.

    Come ti immagini i prossimi 6 mesi?

    Saranno 6 mesi di lavoro, ma spero che siano di meno… Comunque saranno sei mesi di allenamento doppio tutti i giorni. Dispiace, però bisogna guardare avanti e mettersi sotto a lavorare subito, perché tanto indietro non si torna.

    Il dolore è acuito forse dal fatto che nel giro di poche ore avresti trovato una sistemazione?

    Probabilmente era una soluzione, ma ormai è andata così, ho piena fiducia nell’Inter, nella dirigenza, quindi ormai sono qua, sono nella società più importante del mondo, a farmi curare e poi vedremo quel che sarà durante la stagione.

    Non ti fossi fatto male sabato, oggi con chi ti alleneresti?

    Non lo so, forse il Genoa. Ringrazio il Presidente Preziosi e il mister Malesani per le belle parole spese.

    Dell’Inter chi si è fatto sentire per primo?

    Il primo in assoluto non me lo ricordo. Si sono fatti sentire quasi tutti: Stankovic, Chivu, Pandev, Pazzini, Ranocchia, Orlandoni, Castellazzi, Cordoba, un po’ tutti.

    E Buffon?

    È stato uno dei primi anche lui. Sono tutto meno che un “leccaculo”, però Gigi, oltre che un grande portiere, si è anche dimostrato un uomo e una persona vera, in tante altre cose, non solo in questa.

    Malesani?

    Mi ha mandato un messaggio alle 3 e mezza di notte, mi ha scritto che non riusciva a dormire per quello che era successo.

    A volte piace anche avere dei rapporti così, magari con l’allenatore, o con persone che sono tuoi superiori, ma che si reputano persone vere, reali.

    Julio Cesar, Castellazzi e Orlandoni.

    All’Inter c’è uno dei portieri più forti del mondo, l’ho sempre detto, in più ci sono anche Castellazzi e Orlandoni, insomma credo che le scelte fossero ben definite. Io lavoro per potermelo meritare in futuro, di sicuro adesso, senza nulla togliere a Castellazzi, sappiamo tutti qual è il reale valore di Julio Cesar. È difficile.

    Hai paura di perdere l’Europeo?

    No.

    Ci sarai?

    Se sto bene, sì.

    Hai sentito Prandelli?

    Sì, l’ho sentito.

    Ti ha rassicurato?

    No, io non ho bisogno di essere rassicurato. Ho sempre detto che sarò sempre grato all’allenatore, che mi convochi o che magari non mi convochi più, perché la possibilità di giocare in Nazionale è il massimo a cui un giocatore può aspirare. Però, sono convinto che se ci sono stato fino adesso, di sicuro non sarà un “legamentino” di qualche centimetro a impedirmi di esserci anche in futuro.

    Sirigu ha firmato con il Paris Saint Germain. Adesso i portieri italiani vanno all’estero: ti ha sorpreso?

    Mi ha sorpreso che il Palermo l’abbia lasciato andare via con così tanta facilità. È un portiere eccezionale, è un ragazzo ancora più eccezionale, spero possa dimostrare il suo valore in Francia.

    Un giorno Viviano sarà il numero uno dell’Inter.

    Lo spero, poi tutto è da dimostrare.

    Dalla società che messaggi hai ricevuto?

    Si sono comportati benissimo, come dei signori, in futuro vi faremo sapere.

    Che impressione ti ha fatto la squadra, durante il periodo di preparazione?

    Mi ha stupito in positivo, ho conosciuto un sacco di ragazzi veramente speciali, che magari a volte non ti aspetti, perché vedi sempre il campione e non sai come può essere la persona. Invece sono persone con valori veri. Ho legato subito con i “vecchietti”: Stankovic, Chivu, Sneijder, Pandev. Mi hanno fatto veramente un’impressione positiva, mi hanno accolto come se fossi sempre stato lì.

    Hai riscontrato che c’è ancora tanta fame?

    Sì. Il campione vero sa solo vincere, non si accontenta mai di non vincere.

    Si parla ancora di un interesse del Genoa. Firmeresti domani con loro?

    Firmerei, sì. Sarebbe un attestato di stima enorme, perché comunque se la società che ti stava trattando, vuole trattarti anche dopo l’infortunio, insomma, è una cosa non si vede tutti i giorni.

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