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  • Intermania 2013: migliori, peggiori, sorprese e delusioni coi voti alla squadra
Intermania 2013: migliori, peggiori, sorprese e delusioni coi voti alla squadra

Intermania 2013: migliori, peggiori, sorprese e delusioni coi voti alla squadra

  • Cristian Giudici

Il 2013 passa agli archivi come un altro anno di transizione per l'Inter, ancora alla ricerca della strada giusta per rinascere dopo la fine del ciclo che nel 2010 portò in bacheca il leggendario 'Triplete' con Mourinho in panchina. L'evento destinato a restare per sempre nella storia nerazzurra è il cambio di proprietà al vertice della società, col passaggio di consegne dal presidente Massimo Moratti all'indonesiano Erick Thohir. Per il resto sul campo è stata un'annata deludente, culminata col nono posto in classifica con tanto di esclusione dalle coppe europee, che ha portato al cambio in panchina tra Andrea Stramaccioni e Walter Mazzarri. Il nuovo allenatore continua a ripetere che questo per l'Inter è come un anno zero

IL MIGLIORE 

Palacio voto: 8. Come il suo numero di maglia. Prima o seconda punta in base all'emergenza infortuni in attacco, l'argentino è sempre un'autentica sicurezza in termini di gol e rendimento. Gioca con un'intelligenza calcistica fuori dal comune: da lui dovrebbero imparare i giovani Icardi e Belfodil, su cui l'Inter ha investito molto sul mercato in prospettiva futura. Ciliegina sulla torta il suo gol di tacco segnato nel derby col Milan, precipitato a 12 punti dai cugini nerazzurri. 

IL PEGGIORE 
Alvaro Pereira voto: 4. Acquistato nell'estate del 2012 dal Porto per oltre 10 milioni di euro, il nazionale uruguaiano si è rivelato un 'terzinaccio' non da Inter. Sotto contratto fino al 2016 con un ingaggio da 1,7 milioni di euro netti a stagione, ora l'impresa è riuscire a piazzarlo sul mercato in uscita. Colpa sua, ma anche di chi lo ha osservato prima e preso poi. 

LA SORPESA 

Alvarez e Jonathan voto: 7. Bollati troppo presto come 'bidoni', col tempo sono riusciti a far ricredere tutti a suon di buone prestazioni all'altezza. Sono la dimostrazione vivente di quanto sia importante per i giocatori sentire la fiducia dell'allenatore, infatti buona parte del merito per la loro rinascita va riconoscita a mister Mazzarri. 

LA DELUSIONE 
Ranocchia voto: 5. Un predestinato che fatica ad esplodere definitivamente. Sulla carta ha tutti i mezzi per fare bene, ma in campo ricade spesso negli stessi errori: pochi, ma decisivi. Se giocasse sempre con la grinta e la cattiveria agonistica di Materazzi, giusto per fare un esempio non a caso, sarebbe tutto un altro difensore. Sotto contratto fino al 2015, la trattativa per il rinnovo non decolla e così l'Inter potrebbe essere quasi costretta a cederlo a fine stagione per non rischiare di perderlo a parametro zero l'anno dopo. Il timore è che il suo talento possa sbocciare altrove (alla Juve?). 


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