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  • Intermania: c'è solo un Triplete

    Intermania: c'è solo un Triplete

    Derby d'Italia. Inter-Juventus ha sempre il suo fascino. Anche se per la classifica conta poco (la qualificazione in Europa League è l'ultimo obiettivo rimasto ai nerazzurri) o niente. Infatti i bianconeri si sono già confermati campioni d'Italia e hanno la testa rivolta alle finali di Coppa Italia e Champions League contro Lazio (20 maggio a Roma) e Barcellona (6 giugno a Berlino). 

    DERBY D'EUROPA - Vincendole entrambe, la Juve diventerebbe la seconda squadra italiana a vincere tutti e tre i titoli nella stessa stagione dopo l'Inter. Che non batte i bianconeri a San Siro dal 16 aprile 2010, quando i gol di Maicon ed Eto'o diedero in via alla goduria esplosa nel trionfo del 22 maggio a Madrid. Dove ieri la Juventus si è guadagnata la finale di Berlino contro il Barcellona. Che l'Inter fece fuori nella semifinale del 2010 quando in panchina c'era Guardiola, ora alla guida del Bayern Monaco, appena eliminato proprio dal Barça e trafitto cinque anni fa dalla doppietta di Milito. Una curiosa serie di incroci che solo il calcio sa regalare. 

    AUGURI MORATTI - Come se non bastasse, Massimo Moratti compie 70 anni proprio sabato. Non lo dirà mai, ma in fondo spera di rimanere l'unico presidente italiano ad aver vinto Scudetto, Coppa Italia e Champions League nella stessa stagione. "Siamo molto orgogliosi del nostro Triplete - le parole di Moratti -, ma non vedo analogie con la Juventus. Sono due stagioni molto diverse e due rose che non possono essere paragonate". 

    SENZA PARAGONE - Proviamoci: con Pogba, Pirlo, Marchisio e Vidal il centrocampo bianconero è superiore, ma in attacco e in difesa il discorso si ribalta. Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Cambiasso; Pandev, Sneijder, Eto'o; Milito. Questa formazione resterà per sempre nella storia nerazzurra insieme ai senatori Toldo, Cordoba, Materazzi e Stankovic, oltre a Thiago Motta (squalificato in finale per colpa della sceneggiata di Busquets) e al capriccioso Balotelli. Tutti illuminati dal sole accecante di José Mourinho, lo Special one. I condottieri dell'Inter di allora e della Juventus di oggi sono due allenatori agli antipodi, che rispecchiano la natura dei due club: Mourinho incarna lo spirito 'bauscia', mentre Allegri ha un aplomb da stile Juve. 

    C'E' SOLO UN TRIPLETE - Comunque vada a Berlino, l'Inter rimarrà la prima (e finora unica) squadra italiana ad aver centrato il Triplete. Cari juventini, se battete il Barça festeggiate pure, ma chiamatelo 'tris', ''terno', tripletta' o 'tre stelle' perché di 'Triplete' , nel calcio italiano, ce n'è e ce ne sarà sempre soltanto uno. Quello dell'Inter delle 3 M: Moratti, Mourinho e Milito. Il Principe che ha messo la firma sulle tre finali: il 5 maggio a Roma, il 16 maggio a Siena e il 22 maggio Madrid. Invece la Juventus delle 3 A (Agnelli, Allegri e Alvaro Morata) non ha giocato una vera e propria finale Scudetto, perché in Italia non c'è una concorrente all'altezza. 
     


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