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  • Intermania: Elkann, ci vorrebbe Prisco

    Intermania: Elkann, ci vorrebbe Prisco

    "Non so perché l'Inter non vinca più, ma lo posso assicurare, mi auguro che continui a perdere". Rispondendo alla domanda di un ragazzino, John Elkann non ha perso l'occasione per tirare l'ennesima frecciatina all'Inter. In questo campionato i nerazzurri hanno ben 32 punti di distacco dalla Juventus in classifica e non sono diretti concorrenti per lo scudetto, eppure vengono ancora visti come i principali nemici per colpa di Calciopoli. Basti pensare alle altre battute 'simpatiche' del presidente Andrea Agnelli, passato dallo "scudetto dei prescritti" nel 2006 al più attuale "Jakartone nuova capitale dell'Indonesia" dopo l'arrivo del nuovo presidente Erick Thohir al posto di Massimo Moratti

    MOGGI COLPEVOLE - L'Inter per ora non ha voluto rispondere: per lei parlano le motivazioni della sentenza di secondo grado al processo penale di Napoli, che hanno confermato l'accusa di associazione a delinquere per l'ex direttore generale bianconero Luciano Moggi (condannato a due anni e 4 mesi) che aveva un ruolo molto influente in ambito federale, con i designatori e gli arbitri. Il 'sistema Moggi' esisteva e operava almeno dalla stagione 1999/2000: 7 campionati come i Tour de France 'vinti' da Lance Amstrong e poi revocati. 

    PRISCO - Purtroppo non c'è più chi avrebbe sicuramente risposto per le rime, l'indimenticato avvocato Peppino Prisco. Citiamo due sue battute storiche: "Se stringo la mano a un milanista mi lavo le mani, se stringo la mano a uno juventino mi conto le dita". Dopo il rigore non fischiato a Ronaldo contro Iuliano nel 1998: "Non è furto. Quando c'è la Juve è sempre ricettazione. Gli juventini a volte confessano i furti, ma mai la refurtiva". 

    GIOVANI SENZA LAVORO - Tornando a John Elkann, il presidente della Fiat è riuscito a far ridere (o piangere) non solo quando è in vena di battute ironiche, ma anche quando parla seriamente. Il riferimento è alla sua infelice uscita sulla disuccupazione: "Molti giovani non colgono le tante possibilità di lavoro che ci sono perché stanno bene a casa o perché non hanno ambizione. I giovani devono essere più determinati nel trovare il lavoro. Ci sono molte opportunità, spesso colte da altri, proprio perché loro non hanno voglia di coglierle. Ci sono tantissimi lavori da fare, c'è tantissima domanda di lavoro, ma manca proprio l'offerta. Certo, io sono stato fortunato ad avere molte opportunità, ma quando le ho viste ho saputo anche coglierle". Sarà. 

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