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  • Intermania: giù le mani da Icardi

    Intermania: giù le mani da Icardi

    Fa 'solo' gol: è questa l'accusa lanciata a Mauro Icardi, che rischia di andare in panchina domenica nell'anticipo all'ora di pranzo sul campo del Sassuolo (stavolta, memore dei due 0-7, il patron milanista Squinzi ha saggiamente evitato di fare proclami alla vigilia). Al suo posto, come punta centrale nel 4-2-3-1 di Mancini, spazio a uno tra Palacio e Podolski, due grandi attaccanti in fase calante. 

    GIA' 25 GOL IN NERAZZURRO - Invece il giovane argentino è in crescita e ha ancora enormi margini di miglioramento. Mancini lo sa benissimo e per questo lo sprona a fare sempre di più, ma Icardi sta già dando tanto. Per lui parlano i gol (10 l'anno scorso, 15 in questa prima metà della stagione) e la carta d'identità: classe 1993. In tutto il panorama mondiale si fatica a trovare un bomber alla sua altezza così giovane. Icardi non è il tipo di attaccante che prende palla e scarta mezza difesa, ma ha un fiuto del gol sensazionale. 

    UN SACRIFICIO SUL MERCATO - Non a caso un grande intenditore come Mourinho gli ha messo gli occhi addosso e se lo porterebbe volentieri al Chelsea. Nella prossima estate l'Inter può sacrificare Icardi sul mercato in uscita solo per sistemare il bilancio, non ci sono altri motivi validi. Intanto procede la trattativa per prolungare il suo contratto dal 2018 al 2019 con tanto di (meritato) aumento di stipendio: il nodo da sciogliere è legato ai diritti d'immagine. 

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