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  • Intermania: in Champions per Messi

    Intermania: in Champions per Messi

    • Cristian Giudici
    L'Inter di Pioli non sbaglia un colpo con chi la segue in classifica. Dopo il pareggio all'esordio nel derby, sono arrivate dieci vittorie su dieci. L'ultima per 5-1 a Cagliari: i nerazzurri non segnavano così tanto in trasferta dal 7-0 al Sassuolo nel settembre 2013. 

    GRANDI FIRME - La doppietta di Perisic (9 gol in campionato) conferma che il croato dà il meglio quando è coperto da un terzino. Banega sfrutta l'occasione da titolare con due grandi giocate nel primo tempo: l'assist per il vantaggio e il raddoppio su punizione. Il primo rigore dell'era Pioli consente a Icardi di ritrovare la rete lontano da San Siro cinque mesi e mezzo dopo la doppietta realizzata a Empoli. E finalmente arriva la meritatissima gioia del primo gol in Serie A per Gagliardini, che esulta mimando di mescolare la polenta. Un gol nerazzurro non portava la firma di un calciatore nato in Lombardia da quasi 16 anni: era l'8 aprile 2001 quando Brocchi deviò in rete una punizione di Recoba fissando il risultato di Inter-Vicenza sull'1-1 nei minuti di recupero dopo il gol di Kallon

    GRANDI SFIDE - Il tallone d'Achille per Pioli sono gli scontri diretti. L'Inter ha perso con Napoli, Juve e Roma, battendo solo la Lazio a San Siro. Dove domenica arriva l'Atalanta: è una sfida da non fallire per tenere vive la speranza di agganciare il terzo posto in classifica. Oggi più lontano di un punto (6-5) rispetto all'anno scorso, quando la squadra allora allenata da Mancini aveva raccolto 3 punti in meno. 

    GRANDE MERCATO - La qualificazione al turno preliminare di Champions League è fondamentale pure in chiave mercato per attirare i grandi giocatori, che altrimenti potrebbero storcere il naso davanti alla prospettiva di rimanere fuori dall'Europa che conta. Ibrahimovic e Pogba al Manchester United dimostrano che i soldi possono fare cambiare idea a molti, ma non è sempre così. Basti pensare a Messi: in caso di divorzio con il Barcellona, difficilmente l'argentino sceglierà un club che non disputi la Champions. A proposito, sta facendo discutere la sua esultanza dopo il primo gol segnato sabato nel 5-0 al Celta Vigo. La Pulce ha mimato una telefonata: ufficialmente dedicata al suo nipotino che l'aveva chiamato per tutto il giorno senza ricevere risposta, forse rivolta alla dirigenza del Barça per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2018 che non è ancora arrivato. Messi guadagna 20 milioni di euro netti a stagione e chiede quasi il doppio, una cifra inaccessibile per qualsiasi club italiano. Pure per l'Inter di Suning, che per ora si accontenta (e gode) della polenta di Gagliardini: per le telefonate di Messi o altri sogni proibiti ci sarà tempo. 

    @CriGiudici
     
     

    Beautiful day from Cagliari. Would you agree?

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