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  • Intermania: l'anello debole Chivu

    Intermania: l'anello debole Chivu

    • Cristian Giudici

    Ci vuole equilibrio! L'Inter lo sta cercando in campo e lo meriterebbe anche dall'esterno. Dopo la vittoria in casa sul Bari si parlava già di fuga o addirittura di campionato chiuso, poi un gol preso nei minuti di recupero è bastato per capovolgere tutto e ora i nerazzurri vengono descritti come una squadra in crisi, quasi allo sbando e sull'orlo di una crisi di nervi.

    Qualche problema c'è, come d'altronde in qualsiasi altra squadra al mondo specialmente in questo periodo della stagione, ma è stato tutto ingigantito per 'colpa' dello sfogo di Chivu a Roma. "Se non corrono io me ne vado", ha tuonato il romeno verso la panchina. La versione 'buonista' sostiene che il giocatore, già ammonito, si riferisse al rischio di essere espulso dall'arbitro.

    Poco importa, il punto è un altro: Chivu ha sbagliato nei modi (per questo ha già chiesto scusa) e anche nella sostanza. Infatti non si può chiedere a Eto'o di fare il terzino. Il camerunese ha dimostrato a suon di gol la sua importanza sotto porta e sarebbe un delitto allontanarlo troppo dall'area di rigore.

    Piuttosto sarebe meglio rinforzare il centrocampo e tenersi Pandev come prima alternativa in panchina per l'attacco. Il macedone corre e si sacrifica, ma sulla fascia sembra sprecato. Non a caso le partite migliori le ha giocate da seconda punta al fianco di Milito tra gennaio e febbraio, quando Eto'o era impegnato in Coppa d'Africa.

    Benitez ha già in testa il cambio di modulo, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2. Per rispolverare il rombo di Manciniana memoria, il tecnico spagnolo sta solo aspettando il rientro degli infortunati Zanetti e Thiago Motta. Questa è la soluzione migliore: lo scriviamo da luglio! (CLICCA QUI PER LEGGERE).
     


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