Calciomercato.com

  • Intermania: l'anno del 'mago' Mancini

    Intermania: l'anno del 'mago' Mancini

    • Cristian Giudici

    A fine anno è sempre tempo di bilanci. Il 2015 dell'Inter va in archivio sotto il segno di Roberto Mancini. Allenatore, ma non solo: anche uomo immagine e soprattutto figura molto attiva sul calciomercato. Non a caso è riuscito a farsi prendere 16 nuovi giocatori dal presidente Thohir: 5 a gennaio (Podolski, Shaqiri, Brozovic, Santon e Felipe) e 11 in estate (Murillo, Miranda, Montoya, Biabiany, Kondogbia, Manaj, Jovetic, Perisic, Ljajic, Telles e Melo). 

    MAGO MANCIO - Rispetto ai tempi di Mazzarri, è salito il monte ingaggi (da 70 milioni a 95 milioni di euro lordi all'anno) ma anche il valore della rosa: da 230 a 250 milioni di euro (+8,7%). E pure il pubblico pagante a San Siro: da una media di 37270 spettatori a 50557 (+35,65%). Missione compiuta: il Mancio è già riuscito a riavvicinare il popolo nerazzurro alla squadra. Mancini ha già raggiunto 279 presenze sulla panchina dell'Inter con 165 vittorie, 74 pareggi e 40 sconfitte. Davanti a lui c'è solo il 'mago' Helenio Herrera: 366 presenze con 205 vittorie, 93 pareggi e 68 sconfitte. 

    DIAMO I NUMERI - Per quanto riguarda i risultati del 2015: su 46 partite giocate, 23 vittorie, 11 pareggi e 12 sconfitte con 68 gol fatti e 45 subiti. Bisogna però sottolineare il cambio di marcia tra la seconda parte della scorsa stagione (su 28 gare giocate, 11 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte con 42 gol fatti e 34 subiti) e la prima parte di questa stagione da primi in classifica: su 18 partite giocate, 12 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte con 26 gol fatti e 11 subiti. Il migliore marcatore con 22 reti è Icardi, promosso ai gradi di capitano e blindato con un contratto fino al 2019. 

    DA UNA LITE ALL'ALTRA - Il 2015 si è aperto e si è chiuso con delle liti nello spogliatoio. La prima il 6 gennaio allo Juventus Stadium, dove Osvaldo ha praticamente terminato la propria avventura in nerazzurro. L'ultima dopo la sconfitta in casa con la Lazio, ma in questo caso non ci saranno conseguenze per Jovetic, Ljajic e Felipe Melo, come confermato dallo stesso Mancini. Squadra e allenatore sono uniti e remano tutti nella stessa direzione: l'obiettivo è riportare l'Inter in Europa, sognando che la bandiera a scacchi del traguardo possa diventare tricolore. 

    @CriGiudici

     


    Altre Notizie