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  • Intermania: Medel deve giocare in difesa

    Intermania: Medel deve giocare in difesa

    E 3. Inter colpita e affondata. Dopo le sconfitte con Roma e Cagliari, i nerazzurri perdono anche contro l'Atalanta dell'ex avvelenato Gasperini. Si tratta della terza sconfitta consecutiva in campionato a ottobre, un mese nero per Frank de Boer. La cui panchina è sempre più a rischio. Nella settimana che porta all'assemblea dei soci in programma venerdì, con gli arrivi a Milano del presidente Thohir e dei vertici di Suning. Mercoledì sera a San Siro c'è la sfida al Torino di Mihajlovic, domenica si gioca il posticipo a Genova contro la Sampdoria. 

    (ENGLISH VERSION)

    SEMPRE PIU' GIU' - Nel frattempo l'Inter sprofonda al 14esimo posto in classifica con 11 punti in 9 giornate, più vicina alla zona retrocessione (+5) che a quella Champions (-8). A Bergamo, dove arriva il 7° ko nelle ultime 9 trasferte, va in scena l'ennesimo spettacolo indecente di una squadra in costante peggioramento, sotto l'aspetto dei risultati e del gioco. E' vero che nella ripresa è andata meglio, anche perché era praticamente impossibile fare peggio rispetto a un primo tempo imbarazzante. Opposto a Nagatomo, Dramé sembrava Roberto Carlos. Il lampo di Eder su punizione ha acceso la luce, spenta dall'ingenuità commessa da Santon, autore del fallo da rigore su Kessié trasformato da Pinilla. In mezzo ci sono le parate di Berisha su Perisic e Joao Mario: troppo poco. 

    FOREVER BANEGA - In un centrocampo con poche idee e confuse, spicca l'assenza di Banega, rimasto in panchina per la seconda volta di fila dopo l'Europa League. Per chi ama il gioco del calcio è un insulto vedere lui fuori e Medel titolare inamovibile. Il Pitbull cileno non è il peggiore in campo, visto che Brozovic e Kondogbia (entrato con un passo felpato come se prima avesse corso una maratona) messi insieme non fanno un calciatore degno di questo nome: ovviamente il riferimento è alle prestazioni di ieri, non ai loro valori assoluti. Per Medel si parla di un rinnovo del contratto dal 2018 al 2020, con tanto di aumento d'ingaggio da 1,6 a 2,5 milioni di euro netti a stagione. L'impegno non si discute. Anzi, se tutti i suoi compagni giocassero sempre con la stessa grinta, forse adesso l'Inter non si troverebbe in questa situazione. Ma, per vestire la maglia nerazzurra, non basta far legna. Serve talento, come quello che indiscutibilmente ha Banega. 

    @CriGiudici

     

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