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  • Intermania: primi... del Milan e in Europa, due imprese con Juve e Lazio

    Intermania: primi... del Milan e in Europa, due imprese con Juve e Lazio

    • Cristian Giudici
    "Siamo primi... Siamo primi del Milan!". Il giardiniere interista di casa Berlusconi, Pier Piero (interpretato da un memorabile Antonio Albanese) esultava così a 'Mai dire gol' per un sorpasso in classifica sui cugini. Dopo la spiacevole parentesi della scorsa stagione, quando i rossoneri arrivarono davanti di un punto qualificandosi all'Europa League grazie al pareggio di Zapata nei minuti di recupero del derby, i nerazzurri riconquistano la supremazia cittadina come nei tre anni precedenti. Infatti, a quattro giornate dalla fine del campionato, l'Inter ha 12 lunghezze di vantaggio sul Milan che, in caso di arrivo a pari punti, sarebbe penalizzato dagli scontri diretti. Di conseguenza, è fatta per il ritorno in Europa: League per ora, sognando la Champions. 

    Nonostante gli oltre 200 milioni di euro investiti dai rossoneri nell'ultimo mercato estivo, si tratta di un traguardo di poco conto per i nerazzurri. Infatti l'obiettivo stagionale è la qualificazione alla prossima Champions League e per il momento l'Inter è quinta in classifica, un passo dietro a Roma e Lazio, avversaria nell'ultimo turno all'Olimpico. Prima dello scontro diretto ci sono altre tre finali: sabato a San Siro arriva la Juventus, poi c'è la trasferta di Udine (dove l'ex Stramaccioni può prendere il posto di Oddo) e quindi il Sassuolo in casa. All'andata i nerazzurri non hanno vinto nessuna di queste partite, raccogliendo solo 2 punti. Invece ora, per avere la certezza di arrivare almeno quarti, devono fare due imprese: non perdere con la Juve e battere la Lazio. 

    Dall'Inter ci si può sempre aspettare tutto e il contrario di tutto, quindi è molto complicato fare pronostici. Basti pensare alla sofferta vittoria di ieri a Verona col Chievo, che ha avuto un approccio migliore, colpendo un palo con Pucciarelli e impegnando Handanovic in più di un'occasione. Poi il vantaggio di Icardi (convalidato dal Var, sono 26 gol in questo campionato per il capitano) e il raddoppio di Perisic con un'azione da manuale del calcio sembravano aver chiuso la partita, riapertasi improvvisamente al novantesimo prima del brivido finale all'ultimo minuto di recupero. Il cambio Santon per Karamoh non ha aiutato, ma il problema principale è rappresentato dal centrocampista da affiancare a Brozovic. Perché, con Gagliardini infortunato, Vecino e Borja Valero sono entrambi visibilmente fuori condizione. Così, pensando al derby d'Italia, il trio Pjanic-Khedira-Matuidi sembra una montagna quasi insormontabile come il K2 (Kalidou Koulibaly...). Perdere significherebbe dire addio ai sogni di Champions, ma per la pazza Inter nulla è impossibile: nel bene e nel male

    @CriGiudici

     

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