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  • Intermania: sette anni con zero titoli, da Mourinho a Joao Mario e Cancelo

    Intermania: sette anni con zero titoli, da Mourinho a Joao Mario e Cancelo

    • Cristian Giudici
    Tutti giù per terra: cadere dall'alto fa più male. Dopo aver toccato picchi insperati con tanto di primo posto in classifica, l'Inter sta crollando come i bitcoin. All'improvviso si è rotto l'incantesimo della squadra di Spalletti, che prima non perdeva mai e invece adesso non sa più vincere. Il successo manca dal 5-0 sul Chievo, seguito da una striscia negativa di cinque partite: Juventus, Pordenone, Udinese, Sassuolo e Milan con un solo gol segnato (da Icardi). 

    (NON PIU') PREMIATA DITTA - Il capitano (17 centri) e Perisic (7) hanno segnato 24 dei 35 gol stagionali dell'Inter: il 68,5%. Togliendo spesso le castagne dal fuoco e nascondendo i problemi della squadra, dipendente dal loro apporto. Il croato è andato a bersaglio in 2 delle ultime 16 gare, mentre Icardi ha segnato su azione in 2 trasferte su 10. Spalletti non può fare a meno di entrambi. 

    ZERO TITOLI - Il ko ai supplementari col Milan causa l'eliminazione dalla Coppa Italia, l'ultimo trofeo portato a casa dai nerazzurri nel 2011. Il prossimo sarà il settimo anno con "zero titoli", espressione coniata da Mourinho. Due suoi connazionali portoghesi escono agli antipodi dal derby di ieri sera: promosso Cancelo (anche se da terzino va ancora formato in fase difensiva), bocciato Joao Mario. Non vogliamo sparare sulla croce rossa, ma se giocasse con almeno metà della voglia che mette sempre in campo Cutrone, l'ex Sporting Lisbona sarebbe un valore aggiunto per l'Inter e invece sta diventando un peso. Per la serie: quando il gioco si fa duro, i "molli" smettono di giocare e i nodi vengono al pettine.

    MONTAGNE RUSSESabato a San Siro arriva la Lazio, poi venerdì 5 gennaio c'è la trasferta di Firenze e dopo la sosta si riparte con Inter-Roma. Altro giro, altra corsa: annoiarsi sulle montagne russe nerazzurre è impossibile. Meno male che la proprietà della famiglia Zhang dà l'idea di essere più solida e lineare, nonostante i paletti imposti da Uefa e Cina. 

    @CriGiudici


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