A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Ettore Intorcia, giornalista de Corriere dello Sport
“E’ molto difficile parlare di Imbriani. Stamani ho fatto molta fatica a dare la notizia del suo decesso. La situazione era ormai precipitata ed è da due giorni che facevo fatica ad addormentarmi. Stamani mi è arrivato un messaggio da un amico e dal cugino di Carmelo. La famiglia ha reagito con eleganza anche a ciò che è successo mercoledì dove alcuni colleghi hanno dato una falsa notizia.
Ad ottobre c’è stato un momento in cui Carmelo mi ha chiamato e mi disse che voleva essere intervistato per ringraziare tutti e per parlare di calcio. In quel momento sembrava aver superato la malattia perché reagiva bene ai cicli di chemioterapia. In quel momento era ancora allenatore e diceva che voleva vincere questa battaglia per sua figlia e per il bambino che stava per nascere. Carmelo era una persona generosa, in campo e fuori e molto leale. Poi, quello che mi colpiva di lui era l’umiltà e la semplicità. Lo ricordo il primo giorno in cui arrivò ad indossare la maglia del Benevento, la sua città. Lo fece in punta di piedi nonostante la sua classe fosse di gran lunga superiore a tutto il resto della squadra”.