Sorpasso last-minute. Clarence Seedorf non è un fulmine in campo, ma con un colpo di reni ha superato Filippo Inzaghi nella corsa per la panchina del Milan. Esonerato Massimiliano Allegri dopo la brutta sconfitta nel posticipo di domenica sera sul campo del Sassuolo, per il momento i rossoneri hanno promosso il vice allenatore Mauro Tassotti, che guiderà la squadra mercoledì a San Siro in occasione degli ottavi di finale in Coppa Italia contro lo Spezia di Devis Mangia. 

Dopodiché giovedì è atteso l'arrivo dal Brasile di Seedorf, pronto a lasciare il Botafogo grazie a una clausola inserita nel suo contratto che gli consente di liberarsi subito senza alcuna penale per iniziare la carriera di allenatore. Eppure in un primo momento il club rossonero era orientato a promuovere Inzaghi dalla Primavera: cosa ha fatto cambiare idea alla società? 

Fino a pochi mesi fa il rischio era quello di 'bruciare' SuperPippo, mentre adesso il discorso si è capovolto. Se, con Inzaghi in panchina, la squadra avesse chiuso la stagione alla grande, con quale coraggio il Milan avrebbe poi accantonato un idolo dei tifosi per rispettare l'accordo già preso con l'olandese in vista del 2014/2015? Così, per prevenire possibili problemi con la piazza, il presidente Silvio Berlusconi ha ordinato di puntare subito su Seedorf, che ha già scelto due ex compagni da inserire nel nuovo staff tecnico: Hernan Crespo e Jaap Stam. 

Sullo sfondo resta la questione dirigenziale, con la convivenza forzata tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, che con le dichiarazioni di ieri ha di fatto deciso in prima persona l'esonero di Allegri, sconfinando nel campo sportivo teoricamente in mano a Galliani. L'addio di quest'ultimo potrebbe quindi essere stato solo rinviato a fine stagione, quando Paolo Maldini è pronto a prendere il suo posto come responsabile dell'area tecnica, affiancato dal direttore sportivo Sean Sogliano del Verona e dal direttore generale Claudio Fenucci della Roma.