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  • Milan, Inzaghi: 'Mi sento in discussione, ma non mi dimetto. La squadra ha paura'

    Milan, Inzaghi: 'Mi sento in discussione, ma non mi dimetto. La squadra ha paura'

    Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico del Milan, Filippo Inzaghi ha commentato così la sconfitta rimediata per 3-1 contro la Lazio: "Abbiamo fatto una brutta partita, ma i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano e non posso rimproverarli. In questo momento facciamo fatica, abbiamo sofferto la pressione della Lazio e abbiamo fatto fatica. Martedì li riincontreremo e cercheremo di farcela. Sono convinto che questa squadra possa far meglio, sono 3 o 4 partite che non facciamo bene. Io sono contento di questa rosa e cerco solo di tirare fuori il meglio dai miei giocatori".

    NON MI DIMETTO - "Io il problema? Non credo, se lo pensassi darei le dimissioni. Io credo nella mia squadra, il campionato è ancora lungo, c'è la Coppa Italia e avremo sicuramente modo di rifarci. Io vado avanti per la mia squadra con il mio lavoro. Prima di me sono stati cambiati due allenatori quindi ero consapevole che la situazione non era facileAvevamo illuso con i primi 3 mesi giocati bene, ora dobbiamo tornare a crescere. Non sono il capro espiatorio, ma da allenatore di questo gruppo mi prendo tutte le responsabilità".

    TROPPI INFORTUNI - "Non abbiamo grandissimo tempo, vedremo cosa potremo cambiare, ma martedì sarà decisiva. Paghiamo il fatto che abbiamo tanti giocatori che rientrano da infortuni lunghi e questo ci penalizza nella condizione atletica. Ma non voglio scuse, dobbiamo lavorare. Nel momento negativo non si deve buttare via quanto fatto finora. So che possiamo giocare con diversi sistemi di gioco. La squadra ha paura e soffre questo momento. Mexes? Ha chiesto scusa, verrà squalificato ma non è stato un bel gesto".

    MI SENTO IN DISCUSSIONE - Ma intervenuto ai microfoni di Rai Sport, il tecnico rossonero ha ammesso come la sua situazione non sia delle più rosee: "Sicuramente è un momento no, è chiaro che mi sento un po' in discussione, ma è normale quando sei l'allenatore del Milan".

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