Filippo Inzaghi è stato operato al ginocchio sinistro oggi a Barcellona. L'attaccante del Milan ha dichiarato al sito ufficiale dell'Uefa: "Il boato di San Siro quando sono sceso in campo, fare il record, sono state emozioni bellissime che porterò sempre con me. Sono state entrambe bellissime, ma ho sempre detto che la Champions League nella quale sono stato più decisivo è stata quella del 2003, anche se quella che i tifosi ricordano è quella del 2007, il che dimostra quanto sia importante segnare in finale. Non posso sceglierne una delle due, sono due partite che non dimenticherò mai. Ma, come ho detto prima, se segni due gol in una finale di Champions League è qualcosa di unico. Mourinho ha sempre speso belle parole per me e c'è molto rispetto tra di noi, anche se non l'ho mai avuto come allenatore. Penso che venire a San Siro, affrontare un pubblico ostile e abbracciare un giocatore che ti ha appena fatto due gol è stato un bel gesto di fair-play".

Duello con Raul: "Da attaccante, penso che sia la tua storia a parlare per te. E' vero che ho fatto attenzione a questo record perché è da tanto che ci inseguiamo a vicenda. Ora lui è allo Schalke e ha tante occasioni di giocare, so che mi supererà ancora, ma al momento essere primo è qualcosa che mi rende felice. Se Raúl mi passerà, gli farò i complimenti perché è stato un giocatore fantastico".

"Il segreto è la passione per quello che faccio, il fatto che mi diverto ancora come un ragazzino, il fatto che c'è ancora un forte desiderio di giocare e che sento molto affetto da tutti quelli che mi circondano, da quelli che vengono sul campo con me ogni giorno e mi aiutano a lavorare per migliorare sempre di più. Faccio il lavoro migliore del mondo. Penso che sia questo che i giovani dovrebbero imparare. Provo a godermela al massimo, fino alla fine. E' forse per questo che a 37 anni vivo ancora delle serate emozionanti come quella contro il Real Madrid".