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  • Iran, la travel blogger Alessia Piperno rilasciata dopo quarante giorni di carcere
Iran, la travel blogger Alessia Piperno rilasciata dopo quarante giorni di carcere

Iran, la travel blogger Alessia Piperno rilasciata dopo quarante giorni di carcere

  • Giacomo Lippi
Alessia Piperno, travel blogger romana arrestata in Iran, è stata finalmente rilasciata dopo ben quaranta giorni di detenzione. A confermare ulteriormente la notizia trapelata in queste ultime ore è stata la premier Giorgia Meloni, che al termine della riunione con il presidente della NATO Stoltenberg ha annunciato: “Vorrei ringraziare la nostra intelligence, il sottosegretario Mantovano e il Ministro degli Esteri per il grande lavoro silenzioso fatto per riportare a casa Alessia”. Secondo quanto riportato da diversi media italiani, a sbloccare la trattativa diplomatica per la liberazione di Alessia sarebbe stata una telefonata avvenuta qualche giorno fa tra il ministro degli esteri italiano, Antonio Tajani, e quello iraniano, Hossein Amirabdollahian.

Alessia ha 30 anni e da ben sei è blogger di viaggi. Arrivata in Iran con un gruppo di altri ragazzi europei circa tre mesi e mezzo fa, è stata arrestata il 28 settembre dalle autorità iraniane dopo avere festeggiato il proprio compleanno. Giunta nel carcere di Evin, dove solitamente vengono portati i dissidenti politici, Alessia contattò immediatamente i suoi genitori a Roma: “Stava chiedendo aiuto e ci siamo mossi subito con la Farnesina. Abbiamo anche contattato l’ambasciata italiana a Teheran.” racconta il padre di quella notte di terrore.

La vicenda ha avuto grande risvolto anche a livello internazionale. Poco prima dell’arresto, Alessia aveva ribadito il proprio desiderio di tornare in Pakistan per sostenere le popolazioni colpite dalle forti alluvioni; la ragazza, infatti, è “solita viaggiare all’estero e conoscere usi e costumi delle varie zone del mondo. Si è sempre adattata alle tradizioni e gli obblighi di ciascun paese in cui si è trovata.” - ha continuato il padre nel suo racconto.

Il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, ha parlato in questo modo all’AdnKronos: “Siamo davvero contenti che l’incubo di Alessia sia finito e speriamo torni in Italia il prima possibile.”. In seguito, un importante monito per il governo italiano e non solo: “Il suo rilascio è però l’unica buona notizia uscita dall’Iran da due mesi a questa parte. Chiedo pertanto al governo italiano di tenere d’occhio la situazione dei diritti umani in Iran, poiché è arrivata ad un punto molto pericoloso: basti pensare che nelle ultime settimane sono stati uccisi più di 250 manifestanti”.

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