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  • Irriconoscibile Milan, senza gioco e gol, mentre Ibra e Thiago esaltano il Psg
Irriconoscibile Milan, senza gioco e gol, mentre Ibra e Thiago esaltano il Psg

Irriconoscibile Milan, senza gioco e gol, mentre Ibra e Thiago esaltano il Psg

Altro giro, altro strazio per i tifosi del Milan, testimoni stralunati del pareggio senza gol con il modesto Anderlecht che, prima dello smantellamento estivo 2012, i rossoneri avrebbero spazzato via senza pietà.

Invece, siamo qui ad aggirarci fra i resti di quello che rimane il club più titolato del mondo, quanto a trofei internazionali allineati in bacheca e, al tempo stesso, il più irriconoscibile: tre partite a San Siro, zero gol.

Certo, rispetto alle due sconfitte interne consecutive in campionato, contro Samp e Atalanta, evento mai registrato prima negli ultimi 82 anni, stasera un miglioramento in Champions League c'è stato:  il Milan ha pareggiato contro i belgi che puntavano al punto e il punto hanno ottenuto. Il Malaga, intanto, ha bastonato lo Zenit: per i russi e per Spalletti, il prossimo incontro con i rossoneri diventa già fondamentale.

Ma la trasferta di San Pietroburgo in questo momento è l'ultimo dei problemi per Allegri. La squadra è attanagliata dalla paura di sbagliare; la difesa barcolla ogni volta che viene pressata, anche timidamente come ha fatto l'Anderlecht; il centrocampo non ha idee e Boateng non sa più che cosa sia: un trequartista, un esterno, un mancato regista: boh. L'attacco è un rebus: c'è Pazzini che ha nel colpo di testa il suo numero migliore? Quando va bene, gli fanno un cross per tempo. Emanuelson? Gli manca solo di giocare in porta, poi ha ricoperto tutti i ruoli: il problema è che ora non é né carne nè pesce.

E' vero: mancano Montolivo, Pato e Robinho però non possono essere un alibi per giustificare l'inconcludenza di una squadra che fatica a trovare la porta e, quando la trova, non la sfonda. 

Esattamente il contrario di ciò che accade al Psg di Ancelotti, Ibrahimovic e Thiago Silva, Verratti e Pastore: i francesi hanno liquidato la Dinamo Kiev con una vera e propria prova di forza (4-1). Lo svedese (a egno in Champions League con 6 squadre diverse) e il brasiliano, al debutto parigino, hanno apposto i loro autografi sul tabellino dei marcatori. Nuovo sale sulle ferite di milioni di milanisti, traditi dagli errori e dalle omissioni di Via Turati sul mercato. Spiace dirlo, ma questo è il peggior Milan dell'Era di Berlusconi.

 

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com 

 

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