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  • Is Arenas, Cellino arrestato:|'Capacità delinquenziali'

    Is Arenas, Cellino arrestato:|'Capacità delinquenziali'

    Lo hanno colto di sorpresa gli agenti del corpo forestale. E arrestato. Ieri mattina, alle 8. Massimo Cellino pensava a qualche chiarimento. Si è ritrovato in una cella singola (non in isolamento) nel carcere di Buoncammino dove, forse, domani sarà interrogato. L’accusa è di peculato e falso ideologico. Un brutto epilogo per la lunga e burrascosa vicenda dello stadio di Is Arenas. Ma il provvedimento del gip Giampaolo Casula, su richiesta del pm Enrico Lussu, ha punito anche il sindaco di Quartu S.Elena Mauro Contini (grande amico di Cellino) e l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Lilliu. Ma Contini, già colpito da un infarto tre anni fa, in carcere per ora non ci va. Si è sentito male ed è stato trasportato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Brotzu. E’ fuori pericolo. Va ricordato che il 29 novembre 2012 erano stati arrestati (ora sono ai domiciliari) anche i funzionari comunali Pierpaolo Gessa e Andrea Masala.


    I motivi Ma perché il presidente del Cagliari è finito in galera? L’ordinanza parla di minacce al funzionario Gessa. «Tenuto conto che gli indagati verrebbero a conoscenza delle intercettazioni telefoniche e ambientali in atto non sarebbe un’adeguata garanzia». «Cellino ha spiccate capacità delinquenziali, è capace di qualsiasi genere di sotterfugio pur di raggiungere i propri scopi». Ingenti sommedi denaro pubblico (si parla di 748 mila euro), destinate ad altre opere, sarebbero state distratte per i lavori dello stadio che, comunque, sono stati realizzati secondo modalità del tutto differenti rispetto a quelle legittimamente approvate. Cellino, sempre secondo l’ordinanza, «appare strettamente legato agli amministratori e regista dell’operazione oltre che maggiore beneficiario, e tuttora in grado di condizionare uomini e istituzioni».

    La difesa «Sicuramente c’è qualcuno che non gli vuole bene, considero non giustificato l’arresto», sussurra Benedetto Ballero, 68 anni, avvocato amministrativista (uno studio con 4 figli tutti avvocati) che assiste Cellino (con Giovanni Cocco) e che per il numero uno rossoblù ha vinto tanto. L’ultimo successo, ieri, nella battaglia con la Roma per lo 0-3 di settembre. Ieri Ballero è stato in carcere: «L’ho visto sereno». Cellino avrebbe scaramanticamente detto che la richiesta era stata depositata in data 17 (gennaio). In serata a Buoncammino è andato anche il deputato sardo del Pdl, Mauro Pili. «La contestazione è debole. Faremo di tutto per tirarlo fuori entro pochi giorni (ma c’è chi dice che due settimane le farà, ndr). E’ un peccato perché con gli stadi ci ha rimesso 20 milioni», chiude Ballero. La pensano diversamente gli inquirenti e coloro che lavorano da mesi sulle anomalie di Is Arenas. In questura spiegano, soddisfatti, che «è stato un lavoro importante, che alla fine ha dato i suoi frutti». E’ il pericolo di inquinamento probatorio a supportare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

    Le telefonate L’ordinanza di 56 pagine svela telefonate importanti, tra il presidente e l’attuale responsabile della comunicazione Ivan Paone, con Contini e Lotito, ma anche tra Cellino e il funzionario Gessa, minacciato dal presidente: «Se non porti a termine questi lavori io il culo che vado a cercare non è uno qualsiasi, ma quello tuo». Gessa, in carcere, il 5 dicembre scorso, avrebbe asserito di essere stato minacciato. «Il presidente ha sempre tenuto un atteggiamento arrogante nei confronti di tutti noi dipendenti comunali interessati al progetto. Aveva pretese anche su cose non ancora presentate come progetto». E in lacrime ha detto: «Ho fatto l’errore di non aver avuto la forza di dire no, temevo per la mia incolumità». Ora ha messo nei guai il massimo dirigente rossoblù, che ieri ha incassato la solidarietà della Tirrenia: «Continueremo a sponsorizzare il Cagliari».
     


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