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  • Italia, Benassi: 'La mia bestemmia? Un'imprecazione, non è inusuale in campo. È il mio momento migliore'

    Italia, Benassi: 'La mia bestemmia? Un'imprecazione, non è inusuale in campo. È il mio momento migliore'

    • Giacomo Brunetti, da Coverciano
    Il giocatore della Nazionale Italiana e della Fiorentina Marco Benassi sta parlando in conferenza stampa nel raduno di Coverciano in vista degli impegni di Nations League contro Polonia e Portogallo.
    Le dichiarazioni del centrocampista:

    Sento vicino l'esordio a Bologna visto il mio momento? "Sono venuto qui per dare il massimo. Penso a far bene durante l'allenamento"

    Momento migliore della mia carriera? "Sicuramente da quando sono in Serie A è il mio momento migliore. Ho cambiato qualcosa a livello mentale, conoscevo già il gruppo e le indicazioni dell'allenatore. Continuare a segnare così sarà difficile, ma sono portato a giocare in fase offensiva con le mie caratteristiche"

    Devo dare una mano al mio amico Berardi? "Mi ha chiamato subito per dire di stare in camera insieme (ride, ndr)"

    Mi aspettavo più attenzione da Ventura? "Quando non venivo convocato dicevo che probabilmente dovevo fare qualcosa in più. In queste prime partite l'ho fatto, credo"

    Mia bestemmia contro l'Udinese? "Imprecazione durante la partita, non è inusuale in campo. Le immagini sono state verificate, quindi è un caso chiuso"

    Pochi italiani in campo? "Avere meno scelta è più difficile, dobbiamo dare il massimo noi che ci siamo. Sicuramente ci vuole il coraggio di buttarli dentro, guardando anche alla mia esperienza personale. Ringrazio Stramaccioni per l'esordio. Sono andato via dal Torino perché non avevo più giocato per una questione di modulo, mi era stato detto che non c'era spazio"

    Quanto conta aver fatto tutta la trafila con l'Italia? "C'è senso di appartenenza, quasi tutti ci conosciamo essendo cresciuti insieme nelle selezioni giovanili. Sai cosa vuol dire giocare per la Nazionale"

    Tre viola in azzurro? "Fa piacere, penso fosse un obiettivo della società"

    Anno di Europa per la Fiorentina? "Vogliamo migliorare rispetto allo scorsa stagione, quindi entrare in Europa. Da qui a maggio c'è tempo, pensiamo gara dopo gara"

    Centrocampo il reparto più preoccupante della Polonia? "Sono forti, ma anche in attacco con Milik e Lewandowski"

    Qual è il segreto di questa Fiorentina? "La nostra forza è quella del gruppo. Abbiamo sempre detto che la tragedia ci ha uniti in modo incredibile, mandavamo avanti Davide e dopo la sua perdita abbiamo dovuto trovare un motivo in più. Diamo tutti anche per lui"

    Centrocampo viola segna molto? "In questo c'è tanto merito dell'allenatore, oltre alla tecnica dei giocatori. Abbiamo un modo di giocare dove i centrocampisti diventano trequartisti, quindi abbiamo più possibilità di segnare".

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