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  • Italia, Chiesa: 'Papà Enrico fondamentale, ma non sono un predestinato. Messi? Ci gioco alla play' VIDEO

    Italia, Chiesa: 'Papà Enrico fondamentale, ma non sono un predestinato. Messi? Ci gioco alla play' VIDEO

    Federico Chiesa, esterno d'attacco della Fiorentina, parla in conferenza stampa dal ritiro dell'Italia da Coverciano: "Un predestinato? No, non mi sento un predestinato, io penso al campo: penso che col duro lavoro si possano raggiungere obiettivi importanti, io do il 100% in allenamento e mi ritrovo qui per quanto ho fatto in queste ultime stagioni".

    SU ASTORI - "Non ci sono parole quello che è successo, sicuramente è stata una tragedia immensia e improvvisa che ha colpito lo spogliatoio della Fiorentina e della Nazionale. Asto per me è stato un compagno importantissimo, mi ha aiutato ad inserirmi e a giocare coi più grandi, coi suoi consigli. Mi manca tantissimo ma dopo questo periodo difficile dobbiamo reagire soprattutto per lui perché era questo che voleva: vedere ragazzi che si impegnano sempre".

    I CONSIGLI - "L'allenamento è importante, tutto il resto deve restare fuori dal campo: solo l'allenamento determina chi sei. Grazie ai consigli dei miei genitori sono qui".

    SU CUTRONE - "Patrik ha fatto vedere cose importanti: ha un futuro splendido davanti a sé, è forte e ha tanta grinta. E' una punta con grandi potenzialità. Io devo ancora migliorare tanto perché a soli 20 anni devo dimostrare il mio valore e crescere in tante situazioni, soprattutto su come stare in campo: essere qui oggi è molto importante".

    SU PAPA' ENRICO - "Avere avuto un padre così non è stato un peso ma è stato fondamentale. Mi ha dato i consigli giusti per arrivare dove sono ora".

    SULLA CRESCITA - "Insieme a mister Sousa ho imparato tanto a livello tecnico-tattico, ora con Pioli so gestire meglio la fase d'attacco e quella difensiva in modo migliore".

    SULL'EVOLUZIONE - "Adesso non ci sto nemmeno a pensare tanto: sono a disposizione degli allenatori che mi allenano, non sta a me dire cosa farò in futuro: io devo solo dare il 110%".

    SULL'ELIMINAZIONE DELL'ITALIA - "Da tifoso guardando la partita mi sentivo italiano: è stato triste vedere un'eliminazione del genere, sarà strano quest'estate vedere l'Italia non al mondiale. Non ho paura né pressioni su questo nuovo ciclo".

    SUL SOGNO AZZURRO - "Il mio sogno adesso è quello di esordire con la maglia della Nazionale".

    GLI OBIETTIVI - "Sicuramente sarebbe un bell'obiettivo arrivare in Europa, il mio pensiero coi viola è dare il massimo in campo".

    SULLE NAZIONALI GIOVANILI - "È stato importante per la nostra crescita essere stati chiamati prima, per imparare al meglio cosa voglia dire indossare la maglia azzurra e lottare per il proprio Paese".

    SFIDA A MESSI - "Rappresenta il calcio mondiale, è un giocatore senza difetti: ho già avuto l'emozione di giocare al Bernabeu contro CR7 ed è stata già allora un'emozione, sarò incredulo di vedere la Pulce... col quale gioco solo alla play".


     

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