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  • Italia, Conte: 'Porte girevoli per Balotelli. Lotito non è un problema, comando io'

    Italia, Conte: 'Porte girevoli per Balotelli. Lotito non è un problema, comando io'

    "All'Europeo per guadagnarmi il Mondiale". Antonio Conte non si pone limiti. Il ct della Nazionale ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Aver firmato per due anni è stato non dico un obbligo, ma una prassi e poi io sono uno che le cose se le vuole guadagnare. Prima qualifichiamoci a Euro 2016, poi lavoreremo senza obiettivi minimi e torneremo in alto". 

    BALOTELLI e CERCI - "Su Mario non ho pregiudizi. Non ci sono preclusioni nei confronti di nessuno, ma ai miei calciatori chiedo professionalità. Se non sei attento, se vai per i fatti tuoi e pascoli in campo, non vai bene per me. Mi baso molto su quello che vedo, cosa danno e non danno i calciatori. La scelta di non convocare Balotelli e Cerci è stata naturale da questo punto di vista. Da qui alle prossime convocazioni valuteremo chi giocherà, come lo farà e anche quali atteggiamenti avrà dentro e fuori dal campo. Con me le porte sono girevoli per tutti, come entri puoi uscire. Pellè oltre a fare 50 goal in 57 partite in Olanda, sta segnando anche in Inghilterra. Lo stiamo seguendo, come tanti altri. Voglio un gruppo di 25-30 giocatori con più meritocrazia. Non mi interessa x o y, vorrei trenta persone che pensano noi siamo la Nazionale". 

    IMMOBILE e VERRATTI - "Se uno è bravo, lo fai giocare. Ad Arezzo lanciai Ranocchia quando aveva 18 anni, Pogba arrivava dalle giovanili del Manchester United e alla Juve ci siamo accorti subito che giocatore fosse. Zaza per fortuna gioca al Sassuolo, in un grande club non troverebbe spazio da titolare. Poi c'è la realtà del mercato, Immobile è andato al Borussia Dortmund per 20 milioni di euro, cifre che oggi una società italiana non può più permettersi. Verratti veniva dalla Serie B ed è andato al Psg per 12 milioni. Verratti lo conosciamo, però in quel ruolo ho già De Rossi e Pirlo. Daniele mi ha dato la disponibilità a giocare anche da interno di centrocampo, ma lì vedo meglio gente come Marchisio, Giaccherini, Florenzi, Parolo, Poli, Montolivo o Aquilani. Il problema principale è che se hai qualità e non corri, non mi basta, devi dare intensità. De Rossi, come altri, ha una rabbia positiva". 

    RIFORME per i GIOVANI - "Ritengo fondamentale l'obbligatorietà di avere un numero minimo di giocatori italiani in campo, anche altre nazioni stanno andando in questa direzione. Le seconde squadre possono essere un esperimento positivo, ma mettendo un limite d'età fino a 23 anni. La multiproprietà può essere un'altra soluzione, ma l'importante è far giocare i ragazzi. Lotito per me non è un problema, anche se c'è comando sempre io. Inzaghi mi somiglia". 

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