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  • Italia, ecco Piccini: l’altro Cristiano da 80 milioni con una storia alla Pellè
Italia, ecco Piccini: l’altro Cristiano da 80 milioni con una storia alla Pellè

Italia, ecco Piccini: l’altro Cristiano da 80 milioni con una storia alla Pellè

  • Federico Poeta
L’Italia ha bisogno di storie come quella di Cristiano Piccini. A 26 anni, nel pieno della maturità calcistica, per questo ragazzo di Firenze è arrivata la prima convocazione in Nazionale. Nella descrizione del suo profilo Instagram compare la scritta “dedication”, traducibile con “dedizione”. Senza di quella, Piccini difficilmente sarebbe arrivato a vestire la maglia azzurra. La storia di Cristiano ricorda molto quella di Graziano Pellè: giocatori dal discreto talento costretti però ad emigrare perché in Italia nessuno credeva in loro.

LA GAVETTA – Cresciuto nelle giovanili della Fiorentina, dove ha vinto la Coppa Italia Primavera, Piccini fa il suo esordio in Serie A il 5 dicembre 2010 (Fiorentina-Cagliari 1-0), a 18 anni. Dopo questo iniziale “profumo” di gloria, viene spedito in prestito nelle serie minori, dove fa tanta gavetta. Passa prima alla Carrarese in Lega Pro, poi allo Spezia in Serie B e finalmente nel 2013 di nuovo in Serie A, con il Livorno. Al termine della stagione 2013-2014 torna alla base, a Firenze, dove svolge tutta la preparazione estiva con la squadra viola. Il club toscano, però, evidentemente non è convinto appieno delle capacità di Piccini.

IL TRASFERIMENTO ALL’ESTERO – Così il 27 agosto 2014 arriva il trasferimento all’estero, sempre in prestito, precisamente al Betis Siviglia, nella seconda divisione spagnola. Un ragazzo qualunque in questo passaggio avrebbe forse perso le speranze: l’ennesima “retrocessione” in una serie più bassa, l’ennesima mancanza di fiducia. Ma Piccini dimostra di essere diverso, e proprio qui riesce a trovare la sua consacrazione. Al termine della stagione conquista la promozione in Liga con il Betis, che decide di riscattarlo dalla Fiorentina. Ecco però che arriva un’altra delusione: nel gennaio 2016 si rompe il crociato ed è costretto a stare lontano dal campo per 182 giorni. Non basta neanche questo però per sconfiggere Cristiano Piccini, che si rialza ancora e nel luglio 2017 viene acquistato dallo Sporting Lisbona. Dopo aver conquistato la Coppa di Lega portoghese e calcato anche i palcoscenici della Champions League, nell’estate di quest’anno arriva di nuovo la chiamata della Liga, questa volta si tratta del Valencia, che punta forte su di lui. Infatti, il club spagnolo versa nelle casse dello Sporting 10 milioni di euro e inserisce una clausola di ben 80 milioni nel contratto di Piccini.

OTTIMO INIZIO DI STAGIONE – Questa sembra proprio essere finalmente la sua stagione: 8 partite disputate da titolare su 9 fino ad ora, compresa l’ottima prestazione della settimana scorsa in Champions League all’Old Trafford contro il Manchester United, dove ha marcato alla perfezione Rashford, Pogba e compagni, mettendosi in mostra anche con qualche bella progressione sulla fascia. Solo cinque giorni dopo il terzino italiano è stato di nuovo fra i migliori in campo nel pareggio interno del suo Valencia contro il Barcellona. Grazie a queste ottime prestazioni, Piccini è stato scelto dal ct Roberto Mancini per sostituire l’infortunato D’Ambrosio nei match contro Ucraina e Polonia. E’ una bella storia quella di Cristiano: un ragazzo qualunque, sì, ma con una dedizione assolutamente unica.
 

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