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Italia-Milan, il doppio volto di De Sciglio

Italia-Milan, il doppio volto di De Sciglio

Quello che riguarda le prestazioni di Mattia De Sciglio nel Milan e nella nazionale italiana è un dilemma all'altezza del notorio "essere o non essere" di shakespeariana memoria: l'amletico protagonista è proprio il terzino classe '92 dei rossoneri, una sorta di "Dr Jekyll e Mr Hyde", se vogliamo rimanere nei canoni dell'alta letteratura, citando questa volta Sir Robert Louis Stevenson, quando si tratta di scendere in campo con l'Italia rispetto a quando è il Milan la squadra ad essere rappresentata. 

UN MALDINI CON L'ANSIA - Troppa la discrepanza tra le partite disputate con gli azzurri di Conte, nelle quali non ha certamente brillato per intraprendenza, ma ha sempre e comunque fatto il suo sull'out sinistro della difesa , e i match nei quali scende in campo con la maglia rossonera, quasi sempre sull'out destro, dato che Abate è stato fino ad ora spesso infortunato e che Antonelli le ha giocate quasi tutte: non può essere solo un questione di fascia, visto che comunque è capitato anche nel Milan di scendere in campo sul lato mancino, come in Nazionale sulla destra. Sembra più un problema caratteriale, dovuto ad una sottospecie di forma di ansia che lo condiziona pesantemente nei rossoneri: rispetto agli esordi infatti, nei quali forse troppo affrettatamente era sorto un paragone con un certo Paolo Maldini, il terzino di Milano sembra spesso spaurito, spaventato, a tratti agitato. Una situazione particolare per un giocatore del quale sin dalle prime partite si era elogiata la tranquillità, il senso della posizione e la capacità di essere avvezzo, quasi per una dote innata, ai grandi palcoscenici.

LA NORMALIZZAZIONE DI UNA PROMESSA - Domani sera, nel big match dello Juventus Stadium di Torino contro i bianconeri, Mattia De Sciglio partirà ancora una volta dalla panchina: una consuetudine ormai, dopo la sosta per le nazionali. In un certo senso però anche un'ammissione, da parte del tecnico serbo che lo allena: la giovane promessa del 2011 ha subito un processo di "normalizzazione", è diventato come gli altri, quindi come gli altri va in panchina se non al meglio fisciamente o se i concorrenti di ruolo danno più garanzie. Sicuramente non è facile giocare nel Milan negli ultimi anni: la pressione, soprattutto a San Siro, è molto forte. A confronto, le escursioni in Nazionale sono quasi una panacea per il numero 2: per uno dei difensori italiani più promettenti dell'ultimo lustro però, tanto da scatenare l'interesse del Real Madrid, questa tendenza a non riuscire a gestire al meglio la tensione può essere un ostacolo insormontabile. Perchè, per poter giocare nei top club, il carattere è fondamentale: De Sciglio ha dalla sua l'età, e tutto il tempo necessario per dimostrare di averlo.

Alessandro Di Gioia
@AleDigio 89

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