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Italia-Moldavia, le pagelle di CM: dove sono rimasti Bastoni e Barella? Raspadori MVP, Spalletti chiude con un'insufficienza
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ITALIA
Donnarumma 6: guarda scorrere il colpo di testa di Nicolaescu, ma la rete viene annullata. Risponde presente sulla bordata di Reabciuk da fuori area, salvando gli Azzurri da situazioni ben più spiacevoli. Per il resto della partita, sorveglia la sua porta da spettatore non pagante, dato che nessuna delle conclusioni - eccetto il colpo di testa di Motpan - della Moldavia hanno centrato i pali protetti dall'estremo difensore del PSG. C'è bisogno anche del suo aiuto per vincere
Di Lorenzo 6: il ruolo di braccetto e lo si capisce dalle sue sovrapposizioni con Cambiaso. In fase difensiva è attento in copertura e risulta essere il migliore della retroguardia. Se la cava sostanzialmente
Bastoni 5: sbaglia il tempo dell'intervento in anticipo su Nicolaescu, ma per sua fortuna era offside. Non un buon inizio, direbbe un noto chef. Gli acciacchi fisici ne pregiudicano la prestazione, ma non possono diventarne una scusante. Lanci imprecisi, troppi problemi in marcatura e delle complicazioni incomprensibili - difensivamente parlando - per un giocatore di questo calibro.
Ranieri 6: il VAR e la posizione di fuorigioco di Nicolaescu lo salvano da un avvio tutt'altro che ottimo. Al debutto in Nazionale, sfiora addirittura la rete, ma la traversa gli nega la gioia del goal. Qualche difficoltà di troppo in marcatura, ma alla fin fine è proprio da un suo cross che nasce il vantaggio di Raspadori (Dall'83' Coppola SV).
Cambiaso 6,5: propositivo sulla sua fascia di competenza, fornisce qualche buon traversone verso il cuore dell'area di rigore avversaria. Soffre le sortite offensive moldave, ma in fase offensiva è assolutamente incisivo, come dimostra il raddoppio siglato nella ripresa.
Frattesi 6: qualche imprecisione di troppo in fase di possesso, ma è quando può liberarsi nei suoi patentati inserimenti che rende al meglio. Il pressing fornito non è dei più ossessivi, ma la sua prova va analizzata e valutata dai suoi tentativi di creare un pericolo alla formazione moldava. Sempre presente nelle azioni importanti dell'Italia, sfiora a più riprese di timbrare il cartellino.
Ricci 5,5: il metronomo dell'ultima Nazionale Azzurra targata Spalletti. Schierato al posto di Rovella, il centrocampista del Torino si fa vedere poco in fase d'impostazione. Sin troppo elementare la sua gara, esegue il compitino (Dal 46' Barella 5: un ingresso assolutamente non positivo. Passaggi sbagliati, tempi dettati male. In una sola parola: insufficiente).
Tonali 6: sangue, sudore e fatica - per citare una canzone dedicatagli da un famoso rapper -. Oggi il sangue non serve, ma il sudore e la fatica non mancano mai per la causa azzurra. L'unico a centrocampo a provare un benché minimo pressing e a cercare di togliere il pallino del gioco agli avversari.
Dimarco 5,5: siamo lontani anni luce dalle prestazioni che l'esterno mancino nerazzurro ha fornito lungo il corso di tutta l'ultima annata, almeno in fase offensiva. Rischia di causare un rigore che sarebbe stato caro, ma Schnyder lo grazia. Si fa perdonare con il salvataggio sulla linea sul colpo di testa di Dumbravanu, un episodio che gli vale quel mezzo punto in più (Dal 46' Orsolini 6,5: è il giocatore più in forma di tutta l'Italia, è inspiegabile capire i motivi della sua mancata presenza sin dal 1'. Contribuisce a restituire una ventata di freschezza alle manovre offensive della squadra di Spalletti).
Retegui 5,5: unica punta di riferimento, lotta con la retroguardia moldava fornendo un buon gioco di sponda per i suoi compagni. E' sua la prima conclusione azzurra verso lo specchio della porta. Ci mette garra, ma dal capocannoniere dell'ultima Serie A ci si aspetta maggiore pericolosità. Opaco, in parole povere (Dal 71' Lucca 5,5: cambia davvero poco con il suo ingresso in campo).
Raspadori 7: ha maggiore libertà d'azione rispetto alla sfida contro la Norvegia. Il nostro numero 10 ha il merito di farsi trovare al posto giusto al momento, sbloccando una sfida che si stava facendo davvero sin troppo complessa per l'Italia. Una prova di spessore e di ben altro sapore per il giocatore del Napoli, abile a cercare spazio e triangolazioni sulla trequarti (Dal 77' Maldini SV).
CT Spalletti 5,5: l'ultimo ballo prima dell'addio ormai già annunciato. La sua Nazionale è lo specchio del momento che il movimento italiano sta vivendo: spento, assente, fin troppo morbido. E' difficile comunicare sapendo di essere stato già esonerato, ma la prova fornita dai suoi ragazzi è, con ogni probabilità, il motivo del suo allontanamento dalla panchina azzurra. Una prestazione incolore, anzi: l'unico colore descrivibile è il grigio. Si salva solo il risultato, con i primi tre punti centrati in queste qualificazioni verso i Mondiali 2026, ma le sensazioni rimangono immutate.
MOLDAVIA
Avram 6,5
Baboglo 6,5
Mudrac 6
Dumbravanu 6
Platica 5,5
Ionita 6 (Dal 71' Dros 6)
Bodisteanu 5,5 (Dal 58' Motpan 6,5)
Reabciuk 6,5
Caimacov 6 (Dal 66' Stina 6)
Postolachi 5,5 (Dal 66' Perciun 6)
Nicolaescu 6,5 (Dal 71' Damascan 6)
Ct. Clescenco 6,5
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Commenti
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altro partitone del basto, di bare e del dimash. anche il magico tikus brilla con la francia