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Spalletti: "Squadra logora: non è possibile che ce ne siano 18 su 25 con il problemino. Chi rifiuta la Nazionale non deve tornarci più!"
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L'ormai ex ct della Nazionale Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni della Rai al termine della sofferta vittoria per 2-0 contro la Moldavia, che ci consente di conquistare i primi 3 punti nel nostro girone di qualificazione per il Mondiale del 2026 ma ci mantiene a grande distanza dalla capolista Norvegia.
"Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l'ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Poi si sa che il sorteggio è anche un po' la sorte, però ha influito", ha esordito Spalletti.
L'autocritica del commissario tecnico prosegue, con un bilancio sugli scarsi risultati giunti sotto la sua gestione: "Quando uno fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se non vanno bene può cambiarli. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto. Chi arriva prende e fa quello che gli pare, è da vedere chi si sceglie. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico stasera si è fatto sentire. I giocatori e l'allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non l'ho fatta".
A Sky Sport Spalletti ha continuato a insistere sulla questione fisica: "Non abbiamo fatto una buona prestazione, siamo arrivati alla partita col fiato corto, a questa convocazione stanchi. Non è possibile che su venticinque ce ne siano 18 con il problemino, ci eravamo informati bene ma il campionato ha determinato un po' di ruggine nei muscoli e siamo arrivati col fiato corto. Non siamo stati bravi a far viaggiare la palla, anche dopo averci messo mano".
Decisivo Raspadori, uomo di fiducia dell'ormai ex CT: "L'abbraccio? Lui abbraccia tutti, è un ragazzo che vuole bene a tutti, un campione. Ha questa qualità di darti sempre il massimo, è uno di quelli che ha portato a casa più di tutti. Gli si dice bravo e si ringrazia per la disponibilità".
Infine, in conferenza stampa ha parlato nuovamente del suo stato d'animo: "Io ci convivo benissimo con le difficoltà, le ho avute tutta la vita. Quando vedo la gente che mi mostra compassione gli darei una capocciata, reagisco sempre. Sono amareggiato per il risultato, non riconsegno a chi viene dopo di me una grandissima Nazionale perché anche stasera non abbiamo disputato una grande gara. Mi è stata data l'opportunità di lavorare, io ho tentato, ho sbagliato e ho fatto anche delle prove... Io a qualsiasi cosa mi avvicino tento di imparare tutto, non sono convinto di essere quello più furbo. Non sono riuscito a tirare fuori il meglio da questi calciatori e devo prenderne atto. Tutti sottolivello. Con me siete stati anche troppo buoni, io avrei fatto peggio. Se un giorno io verrò a parlare di voi.."
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"Abbiamo fatto fatica anche stasera, però ci sono troppe componenti e poi si è confermato quello che si era visto. Ho mantenuto questo gruppo ma l'ho trovato veramente affaticato da questo finale di campionato e forse cercando qualcuno che stava meglio fisicamente potevamo avere una risposta differente. Erano logori dal campionato passato, una delle più grosse difficoltà è stata andare a giocare a Oslo in queste condizioni. Poi si sa che il sorteggio è anche un po' la sorte, però ha influito", ha esordito Spalletti.
L'autocritica del commissario tecnico prosegue, con un bilancio sugli scarsi risultati giunti sotto la sua gestione: "Quando uno fa l'allenatore della Nazionale non può avere alibi perché i giocatori li sceglie lui e se non vanno bene può cambiarli. Ero convinto che potessero darmi quello che mi aspettavo e per certi versi lo hanno fatto. Chi arriva prende e fa quello che gli pare, è da vedere chi si sceglie. Sicuramente non lasciamo un grande entusiasmo anche se il pubblico stasera si è fatto sentire. I giocatori e l'allenatore devono fare la differenza, purtroppo io non l'ho fatta".
A Sky Sport Spalletti ha continuato a insistere sulla questione fisica: "Non abbiamo fatto una buona prestazione, siamo arrivati alla partita col fiato corto, a questa convocazione stanchi. Non è possibile che su venticinque ce ne siano 18 con il problemino, ci eravamo informati bene ma il campionato ha determinato un po' di ruggine nei muscoli e siamo arrivati col fiato corto. Non siamo stati bravi a far viaggiare la palla, anche dopo averci messo mano".
Decisivo Raspadori, uomo di fiducia dell'ormai ex CT: "L'abbraccio? Lui abbraccia tutti, è un ragazzo che vuole bene a tutti, un campione. Ha questa qualità di darti sempre il massimo, è uno di quelli che ha portato a casa più di tutti. Gli si dice bravo e si ringrazia per la disponibilità".
Infine, in conferenza stampa ha parlato nuovamente del suo stato d'animo: "Io ci convivo benissimo con le difficoltà, le ho avute tutta la vita. Quando vedo la gente che mi mostra compassione gli darei una capocciata, reagisco sempre. Sono amareggiato per il risultato, non riconsegno a chi viene dopo di me una grandissima Nazionale perché anche stasera non abbiamo disputato una grande gara. Mi è stata data l'opportunità di lavorare, io ho tentato, ho sbagliato e ho fatto anche delle prove... Io a qualsiasi cosa mi avvicino tento di imparare tutto, non sono convinto di essere quello più furbo. Non sono riuscito a tirare fuori il meglio da questi calciatori e devo prenderne atto. Tutti sottolivello. Con me siete stati anche troppo buoni, io avrei fatto peggio. Se un giorno io verrò a parlare di voi.."
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Commenti
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A Spalletti fatte na domanda e datti na risposta.....il problema sei tu che sei arrogante con tut...