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  • Italia U21, Di Biagio: 'Zaniolo non sta benissimo, anche Barella è da valutare'

    Italia U21, Di Biagio: 'Zaniolo non sta benissimo, anche Barella è da valutare'

    Gigi Di Biagio, allenatore dell'Italia Under 21, parla in conferenza stampa dopo la vittoria sulla Spagna nell'esordio casalingo all'Europeo di categoria: "Chiesa, Barella e Pellegrini? Tre nomi importanti, pronti, che hanno qualcosa in più. Come Mancini, come Kean, come Zaniolo, anche se non erano al meglio. Hanno preso per mano la squadra. La reazione è stata da grandissima squadra, sbagliavamo la prima costruzione, con la Spagna non lo puoi permettertelo. Barella è rimasto in campo nonostante stesse malissimo alla fine". 

    SU ZANIOLO - "Ceballos? Nell'ultimo Europeo è stato il miglior giocatore, nient'altro da dire. Zaniolo doveva fare il trequartista, ma col rombo abbiamo fatto molta fatica. Sull'esterno ha fatto leggermente meglio, così abbiamo ritrovato le giuste distanze. Dietro le punte e defilato a destra, questo gli ho chiesto. Aveva un problemino al polpaccio, ora non sta benissimo (ha preso un colpo alla testa che lo ha costretto al cambio, ndr)".

    SU BARELLA -  "I problemi erano due: andavamo sempre fuori tempo i primi 25 minuti. Una volta riconquistata non eravamo lucidi, eravamo distanti. Barella? Ha un risentimento, domani valutiamo. Era un po' stanco, stasera è difficile valutare tutti quanti". 

    SOSPIRO DI SOLLIEVO - "Non sconfesso il trequartista, lo abbiamo provato ma non ha portato buoni risultati. Si può riproporre, Zaniolo può giocare bene in quel ruolo. Clima militaresco rispetto ai compagni? C'erano gli amici, c'erano i parrucchieri, hanno mangiato con le ragazze, coi familiari, forse non lo sapete. Si chiudono gli allenamenti perché ne ho fatti due con tutta la squadra. Solitamente li lascio aperti, chi ci segue lo sa". 

    SUL PUBBLICO - "Erano anni che non mi emozionavo così tanto. Il pubblico è stato fantastico, come la città di Bologna". 

    SUL GRUPPO - "Il segreto è il lavoro delle Under, per questo si è cresciuto un gruppo omogeneo. Mi dispiace lasciare in panchina gente come Locatelli, Cutrone, Bastoni. Ma chi è fuori fa la differenza"

    SUL RIGORE - "I rigoristi erano Dimarco e Pellegrini, Orsolini voleva calciarlo, lo apprezzo come gesto, ma ho scelto Pellegrini". 
     

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