17
Un abbraccio, forte e caloroso. Della gente, dei tifosi, di chi crede in questa Italia. Sono pochi, troppo pochi, considerando il panorama nazionale, erano tanti alla stazione di Campo di Marte, per la partenza del gruppo azzurro per Verona, dove domani andrà in scena la sfida contro la Finlandia, l'ultimo test amichevole prima dell'Europeo. Inutile fare troppi giri di parole, la fiducia nei confronti della Nazionale che lunedì prossimo inzierà la sua avventura contro gli enfants terrible del Belgio è ai minimi storici. Senza qualità, addirittura scarsa, il timore è quello di finire ai gironi e vedere la fase da dentro o fuori seduti sul divano.

FIDIAMOCI DI CONTE - E' innegabile che quella che giocherà in Francia non è la migliore Italia della storia. Il ricambio generazionale fatica a produrre talenti, gli infortuni hanno completato l'opera. C'è però un motivo, più che valido, per essere ottimisti. Il campione, l'Italia, ce l'ha in panchina, Conte è l'uomo giusto al momento giusto, il Re Mida in grado di trasformare in oro una squadra arrugginita. La gente, quella di Firenze, l'ha capito, si fida di lui. Conte è stato al centro di tutti i cori, è stato il più cercato degli Azzurri. Con lui al timone l'Italia scenderà in campo con i coltelli tra i denti, non mollerà un centimetro. Un'Italia tosta, 'cattiva, un'Italia tutto cuore, che vuole rendere orgoglioso un Paese, al momento, troppo scettico.