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  • Ital-Milan: per scelta o necessità?

    Ital-Milan: per scelta o necessità?

    • Marco Gentile

    L'ItalMilan sta prendendo forma. Attualmente nella rosa rossonera figurano 12 giocatori di nazionalità italiana: Christian Abbiati, Marco Amelia, Luca Antonini, Ignazio Abate, Mattia De Sciglio, Daniele Bonera, Francesco Acerbi, Antonio Nocerino, Riccardo Montolivo, Massimo Ambrosini, Stephan El Sharaawy e Antonio Cassano.

     
    A questi nomi potrebbero aggiungersi anche Davide Astori o Angelo Ogbonna per quanto riguarda la linea difensiva, mentre in attacco potrebbe arrivare uno fra Giampaolo Pazzini e Alessandro Matri. Se si concretizzassero due di questi quattro obiettivi di mercato, cosa del tutto possibile, Massimiliano Allegri avrebbe la possibilità di schierare una formazione costituita interamente da giocatori di casa nostra.
     
    In porta Abbiati con Amelia come sostituto, in difesa Abate e Antonini sulle fasce in mezzo alla difesa il neo acquisto Acerbi e uno fra Bonera-Astori-Ogbonna. A centrocampo Nocerino, Ambrosini e Montolivo, El Sharaawy sulla trequarti con Cassano e uno fra Matri e Pazzini in attacco.
     
    Questo è lo scenario che si sta prospettando e che ci si deve aspettare: il calciomercato è ancora lungo ma i club italiani non hanno più l'appeal di una volta e vista la difficoltà di arrivare a giocatori internazionali blasonati si potrebbe ripiegare, come si sta già facendo, su un mercato in tono minore e totalmente interno.
     
    Naturalmente il Milan nella sua rosa annovera anche giocatori stranieri, ma a oggi solo Robinho, Kevin Prince Boateng e Alexandre Pato sono dei potenziali titolari. Per questa ragione l'ipotesi ItalMilan è tutt'altro che utopia.
     
    In Italia bisognerà abituarsi a questa condizione: i soldi da spendere sono pochi e bisogna fare necessità virtù. Che sia la squadra del presidente Silvio Berlusconi a fare da precursore nella quasi totale italianizzazione della rosa? Se questa condizione sia da vedere con un accezione positivia o negativa solo il tempo potrà dirlo ma per ora  va preso atto che sia più una necessità che una scelta.

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