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  • Jacobelli: auguri Zoff, Mito del calcio che oggi invece ha Beretta e Tavecchio

    Jacobelli: auguri Zoff, Mito del calcio che oggi invece ha Beretta e Tavecchio

    Dino Zoff compie 73 anni e, sin da stamane, a questo autentico Mito arrivano auguri da tutto il mondo. Per ciò che ha vinto, per come ha vinto, per i valori che incarna, Zoff è orgoglio italiano allo stato puro.
    In un Paese normale, un fuoriclasse del suo calibro sarebbe da anni presidente dela Federazione o della Lega di serie A. In un Paese normale. In Italia, invece, il presidente della Federcalcio è un signore di 71 anni squalificato dall'Uefa sei mesi per razzismo e il presidente della Lega di serie A  un altro signore, che per bocca di Lotito, suo grande elettore, "conta zero". L'uno e l'altro continuano a dire che non c'entrano niente con uno dei più gravi scandali del calcio italiano: il caso Parma.
    Ha detto, invece,  Roberto Donadoni ieri sera a Striscia la Notizia, ricevendo il Tapiro d'Oro da Valerio Staffelli: "Un paio di Tapiri li dovete portare anche ai responsabili di tutto questo, Carlo Tavecchio e Maurizio Beretta, che qui a Parma non si sono ancora fatti vedere".
    Parole sante, mentre si acuisce la crisi del club gialloblù che minaccia di travolgere il campionato di serie A con devastanti conseguenze.
    "Dura solo un attimo, la gloria": così s'intitola l'autobiografia di Zoff che alcuni padroni del pallone dovrebbero leggere e rileggere, sino ad impararla a memoria.
    Di Enzo Bearzot, il capitano dei campioni del mondo '82 dice: «Un uomo come ne ho conosciuti pochi, ricco di onestà, forza, capacità di leadership».
    Di Silvio Berlusconi, che inverecondamente lo accusò di non essere degno della panchina azzurra dopo gli Europei del 2000 e al quale Zoff rispose dimettendosi, scrive: «Parto dal presupposto che quando uno fa una cosa, bisogna dargli fiducia. Dare le dimissioni è diventato un gesto rivoluzionario. Probabilmente se non le avessi date, si sarebbe tutto risolto, ma in quel momento non ci ho pensato due volte. Le critiche passano in secondo piano dopo una vittoria, dopo una sconfitta bruciano di più. Pentito di quel gesto? Non mi pento mai delle decisioni».
    Buon compleanno, Dino. Non hai idea di quanto stimiamo uno come te. Non ne hai idea.

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com



     

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