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  • Jacobelli: quegli stemmi dell'Hellas Verona sulla R4 del Papa tifoso che in sei mesi è già entrato nel cuore di tutti

    Jacobelli: quegli stemmi dell'Hellas Verona sulla R4 del Papa tifoso che in sei mesi è già entrato nel cuore di tutti

    La scena più divertente, narrano le cronache, è stata quando la Renault 4 guidata da don Renzo Zocca, con a fianco Francesco, ha infilato contromano un vialetto dei giardini vaticani per un giro di prova. Il sacrdote aveva appena messo in moto e né lui, parroco di Santa Lucia di Pescantina (Verona) né il Pontefice, avevano le cinture. Le guardie svizzere hanno rincorso l'utilitaria a perdifiato, sino a quando non si è fermata. 

    Papa Bergoglio non finisce di stupire e di conquistare il cuore di tutti con la sua semplicità, demolendo a uno a uno gli orpelli e i segni esteriori del suo ruolo e andando dritto al cuore della gente. I tifosi di calcio, poi, hanno già diversi motivi per prenderlo in simpatia. Non bastassero quelli del San Lorenzoo, lo storico cub argentino di cui il successore di Benedetto XVI è fan dichiarato, ora anche i sostenitori dell'Hellas sanno che viaggeranno spesso con il Pontefice. I due stemmi adesivi del Verona fanno bella mostra sulla R4 targata VR 779684, il cui motore ha già percorso 300 mila chilometri e altri ne coprirà perchè il Papa ha deciso di usare l'utilitaria per i suoi spostamenti in Vaticano, guidandola personalmente.

    Don Zocca, 69 anni, ex cappellano del Verona dello scudetto, è stato parroco per venticinque anni nello storico quartiere scaligero del Saval, prima di diventare parroco a Pescantina. Nel luglio scorso, aveva scritto a Francesco per ringraziarlo delle parole da lui spese in favore dei preti di periferia come lui che ha sempre lavorato per i poveri, gli emarginati, i più deboli. 

    In segno di riconoscenza, il sacerdote veronese ha annunciato al Papa l'intenzione di donargli la sua vecchia R4. Bergoglio ha accettato e quando don Zocca si è presentato in Vaticano con un centinaio di parrocchiani, fra questi c'era anche Ferdinando Chiampan, storico presidente dell'Hellas campione d'Italia.  "Il Papa mi ha detto che anche lui, in Argentina, usava una R4 e che non è mai rimasto a piedi", ha raccontato don Zocca all'Arena di Verona. E quando Andrea, un ragazzo del Saval, gli ha donato una maglietta, una T-shirt venduta per raccogliere fondi destinati alle iniziative della parrocchia, Francesco ha voluto pagarla. Cinque euro.

    Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, è salito al soglio pontificio il 13 marzo scorso, dopo le dimissioni di Benedetto XVI e, primo papa nella storia della cristianità a fare questa scelta, ha assunto il nome di Francesco Oggi si compiono i primi sei mesi di un pontificato che promette di essere rivoluzionario, come la sostanza e la forma dell'ex cardinale di Buenos Aires. Non passa giorno senza che Francesco non marchi la sua presenza con azioni che meravigliano, stupiscono, conquistano. Il dialogo con le altre religioni, a cominciare dai fratelli musulmani; lil perentorio richiamo alle radici della Chisa, alla povertà e alla semplicità; a tolleranza e la solidarietà; il viaggio a Lampedusa e la trionfale partecipazione alle giornate mondiali della gioventù a Rio de Janeiro; la lettera a un non credente, indirizzata ad Eugenio Scalari e a Repubblica in risposta a due editoriali del fondatore del quotidiano romano; 

     

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