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  • Jacobelli: Renzi, Alfano, Grasso perché l'Olimpico era pieno di petardi e bombe carta? Ma che Stato e'?

    Jacobelli: Renzi, Alfano, Grasso perché l'Olimpico era pieno di petardi e bombe carta? Ma che Stato e'?

    Queste righe vanno on line mentre all'Olimpico ancora si gioca la finale di Coppa Italia, in un'atmosfera surreale e tesissima per quanto è accaduto fuori e dentro lo stadio, prima della partita tra Fiorentina e Napoli. Una vergogna nazionale, anzi mondiale perchè televista ai quattro angoli del pianeta, consumatasi sotto gli occhi del capo del governo, della seconda carica dello Stato e gli sguardi attoniti del capo dello sport italiano, del presidente della Federcalcio, del ct della Nazionale che il prossimo mese andrà ai mondiali.
    Eppure, come noi, sia Malagò sia Abete, sia Prandelli possono essere soltanto spettatori scioccati dai barbari che infestano gli stadi e ci hanno riproposto scene alla Ivan il terribile, Genova, addì 12 ottobre 2010. Perchè qui è la gestione dell'ordine pubblico che non ha funzionato. 
    E mentre siamo già sommersi da tweet, post, dichiarazioni grondanti indignazione, 'severa condanna' e banalità trite e ritrite che arrivano dal Palazzo, mentre si annunciano giorni e giorni di concioni socio-parapsicologiche, una domanda sorge spontanea rivedendo Hamsik che va sotto la curva napoletana e viene bombardato con bombe carta e petardi che feriscono un pompiere.
    Egregi Renzi, Alfano ministro dell'Interno, Grasso presidente del Senato  - che andando allo stadio twitta: "Questi sono delinquenti" (ma va? E noi che pensavamo fossero boy scout in gita premio) e addirittura confessa che avrebbe voluto abbandonare lo stadio - nonchè i responsabili dell'ordine pubblico stasera nella Capitale: forse siamo ingenui o fessi o tutte e due le cose, ma  come caspita è possibile che l'Olimpico, teatro della finale della coppa nazionale, venga trasformato in una santabarbara?
    Le bombe, i fumogeni, i petardi, chi li ha portati dentro? Sono stati paracadutati li' prima della partita, li hanno fabbricati sugli spalti o chi doveva controllare gli ingressi non ha controllato? E se non ha controllato, che cosa ci stava a fare? Ma non ci avevate detto che con la tessera del tifoso, i tornelli, i tappi delle bottigliette d'acqua minerale sequestrati agli ingressi, era stato tutto risolto? Ma che razza di Stato è questo?

    Xavier Jacobelli
    Direttore Editoriale www.calciomercato.com

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