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  • Montenegro, Jovetic:| La Fiorentina si infuria

    Montenegro, Jovetic:| La Fiorentina si infuria

    • L.C.

    Il look da ribelle lo ha sempre avuto, Stevan Jovetic. Capello da rockstar, passaggi e tocchi felpati da genio e sregolatezza concentrati in poche magie. Sotto il vestito, però, niente. Perché i riccioli al vento nascondevano uno sguardo timido e gentile, quello del giovane coi sogni di gloria scritti negli occhi. Quel sorriso, poi, le parole dette a metà per paura d'offendere e per volontà di difendere. Sé stesso e gli altri. Un buono del pallone, insomma, che due sere fa ha tirato fuori il carattere. 'Ho deciso io di giocare. La Fiorentina non voleva, ma non me ne pento'. Salute. Jo-Jo, quasi un anno dopo il terribile infortunio patito nel ritiro estivo di San Piero a Sieve, è tornato a giocare.

    Istruzioni per l'uso: non coi viola, con agli ordini di Mihajlovic, non per far brillare gli occhi ai tifosi gigliati. Niente affatto. E' sceso in campo col suo Montenegro, in una gara che per la Fiorentina si è rivelata più amara che mai, dopo i tuoni e i fulmini della vigilia del ct Kranjcar. 'Lo farò giocare dal primo minuto' aveva detto. Così non è stato, ma Jovetic è entrato al 72', nella Nazionale della quale è già simbolo e con la quale si promette di raggiungere presto traguardi importanti negli anni a venire. 'E’ vero, ho deciso io di giocare, ma non me ne pento affatto. Era troppo importante per me riuscire a collezionare almeno una presenza in quest'annata. Dispiace per la Fiorentina, anche se era contraria, ma sono contento anche per l'aspetto psicologico. Adesso devo pensare alla prossima stagione, anche perché non ho potuto aiutare la squadra come avrei voluto'.

    Venti minuti lunghi una vita, dieci mesi ed un giorno dopo quel terribile crack. Sussurri fiorentini raccontano di un club molto arrabbiato col calciatore ma altresì contento perché le cose sono andate per il verso giusto. Niente multa, dunque, ma una sonora tirata d'orecchie da parte della società sembra il provvedimento prossimo ad arrivare per Jovetic. 'Sono felice', sorride il montenegrino. L'anima ribelle ha già ritrovato il lato buono e puro della medaglia.

    (Leggo - Edizione Firenze)

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