"Lo scorso anno abbiamo puntato sulla quantità, mentre quest'anno si è deciso di aumentare la qualità e so di poter contare su determinati investimenti". Parole pronunciate, a più riprese, da Beppe Marotta riguardo al mercato della Juventus. Una programmazione, iniziata 14 mesi, che quest'estate avrebbe dovuto vivere la sua seconda fase, quella del fioretto, dopo tanta spada. Ma in casa Juve sembra che il tempo si sia fermato. Escluso Pirlo, le scelte in entrata sono le stesse dell'anno scorso. Tanti acquisti, non sempre a buon mercato ma funzionali al progetto tattico, piuttosto che uno o due top player,  troppo costosi per le casse bianconere.

Il motivo è semplice. La quantità, il "fondo" fatto l'anno scorso, non c'è più. Traoré, Aquilani, Rinaudo e Lanzafame sono già stati scaricati, Martinez, Pepe, Bonucci e Motta lo saranno da qui a mercoledì, quando finirà il mercato. Dei "vecchi" acquisti estivi, solo Krasic e Quagliarella faranno parte del progetto di Antonio Conte. La Juve non ha cambiato idea, tanti buoni giocatori di quantità possono fare grande una squadra. Per la qualità ci penserà ancora Alessandro Del Piero. "E' una garanzia, è un giocatore di grande qualità che può dire ancora tanto" ha chiosato ieri Antonio Conte. Anche la nuova Juve non può prescindere dal suo capitano.