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  • Zazzaroni: Juve 51% scudetto, il Napoli ha la sindrome di Krasic

    Zazzaroni: Juve 51% scudetto, il Napoli ha la sindrome di Krasic

    • Ivan Zazzaroni - zazza.blog.deejay.it

    Penso che possiate fidarvi di uno che allena una fantasquadra tra le prime 100 in classifica (59esimo assoluto) su 130mila – Campionato Nazionale. Quell’uno sono io. “Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare”. Così – se Dio vuole – parlò Zarathustra.

    E allora seguitemi. Cinque squadre in otto punti, aspettando la sesta – la Roma – che ha venticinque minuti in meno e se a Catania le cose non cambieranno un punto in più – il Napoli per ora è fuori. E sottolineo per ora. Sei realtà totalmente diverse l’una dall’altra.

    La Juve (voto 9, perc. scudetto 51%). E’ il lavoro a testa bassa, è forza (Conte li vuole innanzitutto robusti e da corsa e per questo chiede Nainggolan o Behrami, più che Guarin). Imbattuta, ha anche l’alta qualità (Buffon, Pirlo, Marchisio, Vucinic, Quagliarella, Del Piero, Giaccherini) ma non le viene mai riconosciuta.

    Il Milan (7,5 e 40%). Due punti di riferimento (due forti dipendenze) attorno ai quali tutto si muove, Ibra l’universale ormai e Thiago Silva. Un gioco riconoscibile eppure spesso imprevedibile: più tecnico (i due citati, e Pato, Aquilani, Robinho, Seedorf, El Shaarawy) sa mostrarsi dinamico (Boateng, Abate, Nocerino).

    L’Udinese (9 e 2%). Freschezza, gamba, organizzazione difensiva e un picchiatore inarrivabile, il welter Di Natale. Undici punti in più rispetto allo scorso anno, un +14 di differenza reti, e alcuni valori consolidati: Armero, Asamoah, Isla, Basta, Danilo. Tutti i vantaggi dell’outsider. Meglio in casa che fuori, però.

    L’Inter (7 e 5%). L’esperienza, una squadra dal chilometraggio apparentemente illimitato (Zanetti, Cambiasso, Maicon, Motta, Lucio). Gli stessi punti del 2011, anche allora inseguiva. Ma Ranieri è più completo e maturo di Leonardo.

    La Lazio (7 e 1%). Libertà d’espressione, copione elementare, e Klose. Da gara nei titolari. Nelle ultime cinque partite si è un po’ persa dietro Cissé e gli infortuni di Dias e Hernanes.

    La Roma (7,5 e 1%). L’ambiziosa, talvolta più arrogante di Baldini e Sabatini, ma ricca di risorse tecniche (Totti, Lamela, De Rossi, Pjanic, Osvaldo, Bojan). Evidenti i limiti difensivi, in particolare sugli esterni. Può vincere le battaglie, la guerra non ancora.

    Il Napoli? Ha la sindrome di Krasic.

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