Juve a tutto Vlahovic: futuro, ritorno al gol e lo schiaffo al razzismo
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NON E' TARDI. Ora che il contatore che gira è di nuovo quello dei gol segnati (12 mercoledì, 13 domenica) e non quello dei minuti di digiuno, resta ancora un po' di tempo per provare a lasciare davvero il segno. C'è un secondo posto o almeno una qualificazione Champions da conquistare nelle rimanenti quattro giornate, c'è un'Europa League da vincere per imporsi anche a livello internazionale. E ci sono un bel po' di messaggi da lanciare, dentro e fuori dalla Juve. Anche perché, incomprensioni o meno, sarà la partecipazione alla Champions a fare la differenza, non è solo il campo a decidere e con una Juve fuori dall'Europa che conta proprio Vlahovic continua a rappresentare il sacrificio più atteso sull'altare della rifondazione: tornare al gol aiuterebbe tutti in tal senso, Dusan a trovare la squadra ideale se fosse davvero addio (e il Bayern fa sul serio), la Juve ad avvicinare quella valutazione di 90 milioni fissata in tempi non sospetti. Intanto il gol è tornato e Vlahovic pure, la copertina è di nuovo sua.