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  • Juve all'attacco:| Drogba, Llorente, Lewandovski o Villa
Juve all'attacco:| Drogba, Llorente, Lewandovski o Villa

Juve all'attacco:| Drogba, Llorente, Lewandovski o Villa

Le strategie bianconere.
Juve: spuntano Lewandovski e Villa.
Nuove voci di mercato sugli attaccanti di Borussia Dortmund e Barcellona.
(Antonio Barillà - Corriere dello Sport)


Dal vertice in società: "Adesso proviamo a prenderlo". Agnelli, Conte e Marotta hanno deciso di puntare sul top per rafforzare le ambizioni Champions.
Obiettivo Drogba: riparte l'assalto.
C'è un piano per Drogba . Subito dopo la partita di domenica scorsa contro il Siena, dove la squadra ha vinto ma ancora una volta dimostrato che in avanti ci andrebbe un top player per poter puntare alla conquista della Champions o perlomeno lottare con più convinzione, Antonio Conte e i dirigenti hanno discusso del fuoriclasse della Costa d'Avorio che in questo momento gioca in Cina. Il vertice è durato pochi minuti, decisione all'unanimità: proviamo a prenderlo, andiamo all'attacco, vediamo i margini che ci sono per portarlo a Torino. Insomma, non lasciamo niente di intentato perchè un fuoriclasse del genere ci permetterebbe di compiere un ulteriore e significativo salto di qualità europeo. Questo il riassunto del summit fatto da Conte , Marotta , Paratici , Nedved e, ovviamente, Andrea Agnelli.

 
STRATEGIA - La Juventus, allora, ha deciso di buttarsi anima e cuore su un giocatore che da solo riesce a vincere le partite. In passato ci sono stati altri approcci, più o meno decisi, per comprendere le intenzioni del campione che prima di andare in Cina ci ha pensato cento volte anche perchè il suo ingaggio, di undici milioni netti a stagione, non è ancora garantito. Lo Shanghai Shenhua ha perso il suo principale sponsor, quello per rendere l'idea che aveva portato avanti la trattativa Drogba, e ne sta cercando un altro. I responsabili assicurano che non ci saranno contrattempi ma per ora nessuna novità per il fenomeno ivoriano: quindi tutto può ancora succedere con la riapertura del mercato di gennaio. In quell'occasione, se i cinesi non avessero trovato i contributi per accontentare Drogba, la situazione potrebbe all'improvviso riaprirsi. La Juve lo sa bene e per questo motivo ha deciso di cominciare a giocare le proprie carte. Che, comunque, sono importanti visto che un contatto precedente, in tempi non sospetti, c'è stato.
 
I RISULTATI - Oltretutto l'arrivo di Drogba non ha portato il Shanghai Shenhua ai vertici della classifica del campionato. L'ivoriano segna molto, praticamente a raffica, ma la squadra è a metà classifica a venti punti dal Guangzhou, la formazione di Marcello Lippi che sta per aggiudicarsi il titolo.
 
TRE GIORNATE - Mancano tre giornate alla fine del torneo (16 squadre) e lo Shanghai non ha neppure la possibilità di conquistare un posto per la Champions asiatica: amici di Londra sostengono che il fuoriclasse ha nostalgia del grande calcio. Gli manca la Champions vera, un campionato da primo gruppo. E poi i soldi sono arrivati in parte (altrimenti non avrebbe giocato) ma il problema finanziario è un altro: quello di coprire interamente gli altri due anni d'ingaggio. Quasi 45 milioni lordi, 22 netti. E non è da poco. Tra quindici giorni, con la conclusione del torneo, Drogba e il suo entourage analizzeranno con estrema calma la situazione. Avrtanno tutto il tempo per prendere la decisione migliore visto che in Cina la stagione, con la preparazione, comincerà ai primi di gennaio, guarda caso quando riaprirà il mercato in Italia.
 
GIORNI CALDI - Saranno, dunque, giorni importanti per capire quante possibilità ci sono di portare Drogba in Italia: la Juve farà di tutto per anticipare un'eventuale concorrenza. Perché se Drogba dovesse decidere di lasciare la Cina si potrebbe scatenare un'asta per assicurarsi le sue prestazioni. L'Italia potrebbe allettarlo visto che è difficile che torni in Premier mentre in Spagna sia il Real sia il Barcellona hanno grandissimi campioni da schierare. La Juve potrebbe essere la soluzione giusta.
(Camillo Forte - Tuttosport)


Un goleador per gennaio: pista Llorente, sogno Drogba.
Si riprenderà da dove si è finito, da quelle due parole che significano tutto e niente e che eppure cascano sempre dentro a tutti i discorsi sul mercato bianconero. Perché questo benedetto top player, da intendersi come un centravanti che stia bene nel sistema Conte e ne incrementi di parecchio il potenziale offensivo, la Juve lo prenderà. O almeno ci proverà, preferibilmente già a gennaio, molto dipende anche da come sarà messa in Europa. In caso di passaggio agli ottavi di Champions, infatti, un colpo importante in inverno diventa una tappa quasi obbligata. Si guarderebbe, ovvio, a quelli che la massima competizione continentale possono giocarla, e Llorente è sempre in cima alla lista. Riassunto della vicenda: contratto a scadenza nel 2013 con l’Athletic, nessuna intenzione di rinnovarlo e rapporti tesissimi con l’allenatore, Bielsa. La Juve in estate per averlo aveva offerto 18milioni,mai baschinemmeno hanno trattato: ne volevano 36, la clausola intera.Agennaio Marotta ci riproverà, anche perché la paura di perderlo senza guadagno dall’altra parte sarebbe tangibile. Ma i baschi non svendono, non ne hanno bisogno: Llorente va comunque pagato, e su di lui ci sono anche fior di club inglesi (Arsenal e Tottenham su tutti). Nel caso non si accordi con nessuno, comunque, resta nel mirino per giugno.

Didier e le altre piste - L’altro nome che resta buono è quello di Didier Drogba. Anche qui la Juve ci ha provato, e continua a tastare il terreno già per gennaio. L’ivoriano a Shangai viaggia bene (8 gol in 10 partite) e ripete a ogni intervista che lì sta benone, ma il club ha qualche difficoltà finanziaria e l’idea di tornare a ruggire in un calcio d’elite intriga. Però, nel caso, bisognerebbe trattare coi cinesi: Drogba ha uncontratto d’oro, due anni e mezzo a oltre 10 milioni a stagione, e senza clausole o scivoli per uscire. Di rescissione non si parla, quindi anche lui nel caso andrebbe pagato. Poi stuzzica Osvaldo, uno che è sempre piaciuto ma difficilmente si muoverà da Roma nell’immediato. Se arriva qualcuno potrebbe partire Matri, mentre in vista dell’estate l’orizzonte è più lungo e di gente che la butta dentro da prendere il mondo è pieno. Tenendo un occhio anche su quelli che, in giro, la Juve già controlla: uno tra Boakye (Sassuolo) e Immobile (Genoa), per esempio, è facile che torni alla base.

Movimenti altrove - Ma i bianconerinon pensano solo all’attacco. Non sarebbe male avere uno che studi da Pirlo, e lì si guarda a Quintero del Pescara: il colombiano sta facendo un percorso tecnico simile (era trequartista, si sta facendo regista), ha talento e faccia tosta e già quest’estate avevano provato a prenderlo, con l’idea di appoggiarlo in prestito a un club di fascia media. In difesa può arrivarne uno, piacciono Benatia (Udinese, con cui i rapporti sono ottimi), Diakite (Lazio, a scadenza 2013) e Papadopoulos (Schalke 04), oppure Vidic e il solito Bruno Alves nel caso si voglia mettere dentro altra esperienza. Nel ruolo, in precampionato si è battuto bene pure Marrone: Conte stravede per lui, si allena a mille e sa giocare in più ruoli, ma un po’ di continuità gli farebbe benissimo. Per averlo in prestito c’è la fila, l’Atalanta può essere un’idea.
(Carlo Laudisa - Gazzetta dello Sport)


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