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  • Juve, Allegri ha esagerato col turnover? Il vero problema è la qualità dei cambi

    Juve, Allegri ha esagerato col turnover? Il vero problema è la qualità dei cambi

    • Gianluca Minchiotti
    Due punti nelle ultime tre partite, fra Atalanta, Torino e Roma. Per la Juventus si tratta di un bilancio insufficiente, che costringerà la squadra di Massimiliano Allegri a battere il lanciatissimo Crotone domenica prossima allo Stadium per vincere lo scudetto (la Roma sabato affronterà un Chievo che non ha più nulla da chiedere, con buonissime probabilità di vincere e di portarsi a -1 dai bianconeri). 

    JUVE IN RISERVA, LE CAUSE - Cosa non ha funzionato nelle ultime tre partite dei campioni d'Italia? Al netto di un pesantissimo errore arbitrale che ha penalizzato la Juve a Bergamo (il clamoroso rigore negato per il mani di Toloi), le cause di questo momento di empasse possono essere ricondotte essenzialmente a tre: un rilassamento dovuto al cospicuo vantaggio in classifica (esemplare in questo senso il gol del 2-2 incassato contro l'Atalanta); il doppio impegno campionato/Champions League che, inevitabilmente, ha consumato energie fisiche e nervose; la mancanza di alternative di qualità in alcuni ruoli chiave della rosa della Juventus.

    TROPPO TURNOVER O MANCANZA DI ALTERNATIVE DI QUALITA'? - In particolare, soffermandoci sull'ultimo punto che abbiamo toccato, la domanda che ci si pone in queste ore è la seguente: Allegri ha fatto troppo turnover contro la Roma? Oppure mancano le alternative? Per chi scrive, è più vera la seconda ipotesi. Con una finale di Coppa Italia fra tre giorni, e dopo un periodo di super impegni, era inevitabile per l'allenatore della Juventus ricorrere al turnover, prima nel derby e poi con i giallorossi. Cosa si sarebbe detto in caso di qualche grave infortunio muscolare in vista della finale di Champions? Non è bastato il campanello d'allarme del problema occorso a Khedira? 

    CAMBI NON ALL'ALTEZZA - Allegri, quindi, ha fatto bene a cambiare, potendo contare su tre match point in campionato. Il problema, se mai, è nella qualità degli uomini chiamati a sostituire i titolari. Perché Lichtsteiner non è più quello di un tempo, perché Benatia non è Chiellini, e perché Lemina, Sturaro e Rincon non sono all'altezza di Pjanic, Khedira e Marchisio. Si torna, quindi, alle scelte del mercato di gennaio: Allegri chiedeva qualità, è arrivato Rincon. Allegri, pensando già al cambio di modulo (il 22 gennaio, Juve-Lazio 2-0, esordisce il 4-2-3-1), chiedeva un esterno d'attacco (anche solo un Giaccherini), che non è arrivato. Il successivo infortunio di Pjaca ha complicato ulteriormente la situazione, riducendo ancor di più le possibilità di scelta del tecnico.

    E ORA, TRE (O QUATTRO) FINALI... - Il risultato è una Juve fortissima nei suoi 13 titolari (Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala, Mandzukic, Higuain + Barzagli e Marchisio), ma con il resto della rosa di livello nettamente inferiore. Ora mancano tre finali (Lazio, Crotone, Real Madrid), forse quattro (Bologna): Allegri dovrà chiedere il massimo ai suoi pretoriani, ma per forza di cose dovrà anche ricorrere alle seconde linee. Che dovranno dimostrare di essere da Juve.    

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