Juve, Allegri: 'Tra 5 anni lascio il calcio. La Nazionale? Mi interessa molto'
FILOSOFIA ALLEGRI - Il tecnico livornese ha poi raccontato la sua "filosofia": "Il calcio è semplice, non ha senso complicarlo. Bisogna fare l'opposto di quello che fa l'avversario. Non sono uno che pensa 26 ore a una partita, dico sempre che ci sono gli allenatori costruiti e quelli naturali: io faccio parte della seconda categoria. Non devo stare tutto il giorno a guardare video, non capirei nulla così. Guardo ciò che mi serve e in quarto d'ora capisco quello che devo fare. Delego molto al mio staff, ma la psicologia è l'80% della prestazione dei giocatori. L'allenatore deve capire il momento in cui coccolare o riprendere un giocatore, stimolarlo e pungolarlo".
SULLA CHAMPIONS - Un pensiero, poi, sul percorso in Champions League della sua Juve in questi anni: "Le finali si vincono e si perdono. Lo dico anche ai giocatori, perché per fare grandi cose è necessaria una buona dose di talento e incoscienza. Di fenomeni nel calcio ce ne sono pochissimi, ma ora ci sono tante squadre con molti grandi giocatori. Vincere la Champions è più difficile di 30 anni fa".