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  • Juve, ancora Raiola: 'De Ligt? Psg e Barcellona lo hanno distratto, ma non gli interessano i soldi. E' felice'

    Juve, ancora Raiola: 'De Ligt? Psg e Barcellona lo hanno distratto, ma non gli interessano i soldi. E' felice'

    Torna a parlare Mino Raiola. L’agente di Matthijs de Ligt, Paul Pogba, Zlatan Ibrahimovic e tanti altri, parla a Voetbal International del difensore della Juventus, che sta trovando qualche difficoltà nella sua avventura italiana: “La cosa più importante è che Matthijs è felice. Poteva andare alla Juve un anno prima, l’Ajax gli aveva chiesto di restare, quando erano stati stipulati già alcuni accordi. Ma a causa del trasferimento di De Jong al Barcellona, partito per un importo elevato, l’Ajax ha voluto più di quanto concordato, improvvisamente”.


    IL SUO ATTEGGIAMENTO - "A volte sono duro, ma non ho mai promesso nulla che non ho portato a termine. Non ho assolutamente nulla contro Overmars o Van Der Sai, ma penso: a questo livello devi essere in grado di fare affari anche al telefono. Sono pronto a morire per dare quanto promesso ai miei giocatori. E’ così che lavoro con molti dei migliori club europei”. 


    LA PRIMA SCELTA - "Alla fine De Ligt è tornato sulla sua prima scelta, la Juventus. E’ stato sorpreso dall’interesse del Paris Saint-Germain, del Barcellona e di altri club. Ma alla Juve De Ligt lavora con i migliori difensori per diventare il migliore. Non è interessato ai soldi, vuole solo giocare a calcio”. 


    SUL BARCELLONA - "Secondo tanta gente olandese il Barcellona non è un club straniero, ma proprio olandese. Quindi Matthijs sarebbe dovuto andare lì per forza, invece non è stato così ed è stato quasi una sorta di sacrilegio. Lui è olandese come Frenkie (de Jong, ndc) e arriva dall'Ajax, quindi... Le ragioni che ci hanno dato per provare a prendere Matthijs erano sbagliati. Non è solo un calciatore. E voi pensate che Gerard Piqué, un personaggio molto influente, si sia arreso e fatto da parte?”. 


    SULLA JUVE - "Non è interessato ai soldi, vuole solo giocare a calcio. Parlo molto con Nedved, è come un figlio per me. Pavel dice: 'Questo ragazzo è anche più matto di quanto non ​fossi io. È da Pallone d'Oro’”.

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