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  • Asamoah:| 'Alla Juve anche grazie a Rosina e Recoba'
Asamoah:| 'Alla Juve anche grazie a Rosina e Recoba'

Asamoah:| 'Alla Juve anche grazie a Rosina e Recoba'

L'attuale giocatore bianconero ha un passato, di pochi mesi, trascorsi in granata che ricorda
con piacere: «Il Toro mi ha insegnato a non mollare».

Asamoah: "Non so se sono un ex, ma devo dire grazie a Recoba e Rosina".
Torino è nel suo destino: qui ha visto per la prima volta la serie A da vicino e qui si appresta a vincere il suo primo scudetto. Per questo Kwadwo Asamoah è la personificazione dello straderby che andrà in scena domenica pomeriggio all’Olimpico, oltre che ad essere l’unico bianconero in campo ad aver vestito la maglia granata. “Sono stato sei mesi al Toro – sorride il centrocampista ghanese, sbarcato in Italia nell’inverno 2008 – e non so se posso considerarmi un ex. Non ho avuto molta fortuna e non ho mai giocato in campionato”.

Asamoah arrivò sotto la Mole in prestito dagli svizzeri del Bellinzona, perché il club elvetico non poteva tesserare quel mastino di 19 anni per i vincoli sugli extracomunitari. Il Toro di Cairo, invece, aveva un posto libero e fu ben felice di prenderlo in prestito. Anche solo per parcheggiarlo e darlo cinque anni fa all’Udinese, vero motore dell’operazione, in cambio di uno sconto sulla comproprietà di Riccardo Colombo.

Affari al contrario, ma Asamoah non ha dimenticato il Torino. “Mi ha insegnato a non mollare – dice – e per me era tutto complicato: avevo problemi con la lingua e fatico a capire cosa voleva l’allenatore. Però Recoba e Rosina mi aiutavano tanto e mi dicevano ‘Sei forte, ma devi allenarti tanto per farcela in serie A’. Li ringrazio perché mi se sono alla Juve è anche grazie a loro: ho fatto le cose che mi dicevano”. Il centrocampista nel Toro è stato utilizzato una sola volta con la squadra Primavera e si è seduto in panca la prima volta nel marzo 2008 a Cagliari. In tutto cinque volte tra Novellino e De Biasi con i granata in lotta per salvarsi. Poi il decollo a Udine e il ritorno a Torino, sponda Juve, per complessivi 18 milioni di euro. “Sono felice di essere entrato positivamente in questa squadra – commenta Asamoah – e non è facile farlo subito e bene in grandi club. In più qua ho imparato a fare l’esterno e dopo l’esperienza in Coppa d’Africa sono tornato quello di prima”. Giusto in tempo per vincere lo scudetto da protagonista in campo. “Siamo vicinissimi e ora c’è il derby che è difficile. Ma questo è il nostro obiettivo e sappiamo che non dobbiamo mollare fino alla fine”.


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