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  • Juve-Benfica, è sempre alta tensione sul caso Perin: si va verso la rottura

    Juve-Benfica, è sempre alta tensione sul caso Perin: si va verso la rottura

    • Nicola Balice
    Il week-end è trascorso. E non ha portato troppo consiglio. O per meglio dire, non ha portato un vento di pace tra Benfica e Juventus. Entrambi i club sono rimasti sulla propria posizione, così col passare delle ore l'operazione Perin si avvicina velocemente verso la rottura. Dai contatti sull'asse Torino-Lisbona (via Singapore) non sono emersi passi in avanti da una delle due società: Juve e Benfica continuano a tenere il proprio punto, il comportamento tenuto dai portoghesi dopo le visite mediche di Mattia Perin non è stato per nulla digerito dalla dirigenza bianconera così come la volontà di stravolgere gli accordi già raggiunti. La certezza è che Perin ricomincerà il programma personalizzato tra J Medical e Continassa da portiere della Juve, in attesa di una soluzione che possa portarlo altrove. Ma che ormai molto difficilmente potrà condurlo nella Lisbona del Benfica.

    LA SITUAZIONE – Dopo i fatti di giovedì (leggi qui), il Benfica ha avanzato pretese non di poco conto. Prima di tutto che Perin venga curato dalla Juve, in secondo luogo che l'accordo già trovato sulla base di 15 milioni e di un trasferimento a titolo definitivo possa essere rivisto. In che modo? Secondo un prestito con diritto di riscatto, magari rimandando il trasferimento addirittura alla sessione di mercato invernale. Niente da fare, a tutto questo la Juve non ci sta. Intanto perché al club bianconero non tornano i conti su quelle famose visite mediche, Perin ha ottenuto l'idoneità e il percorso di recupero dopo l'operazione alla spalla destra procede secondo i tempi prestabiliti e comunicati in trasparenza al Benfica. Senza dimenticare quel comunicato ufficiale che proprio non è andato giù. La Juve quindi è disposta a riaprire i dialoghi solo a fronte di un'operazione del tutto in linea con quella imbastita prima della partenza di Perin verso Lisbona. È muro contro muro dunque. Con il Benfica che ha già rimesso in moto la macchina per trovare un altro portiere. E la Juve che a sua volta ha riaperto tutti i canali per la cessione di Perin, che in questo momento portano ad altri club di “area Mendes”, intermediario dell'operazione, come Porto o Monaco. Erano tutti contenti, ora è tutti contro tutti.

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