Juve-Benfica, è sempre alta tensione sul caso Perin: si va verso la rottura
LA SITUAZIONE – Dopo i fatti di giovedì (leggi qui), il Benfica ha avanzato pretese non di poco conto. Prima di tutto che Perin venga curato dalla Juve, in secondo luogo che l'accordo già trovato sulla base di 15 milioni e di un trasferimento a titolo definitivo possa essere rivisto. In che modo? Secondo un prestito con diritto di riscatto, magari rimandando il trasferimento addirittura alla sessione di mercato invernale. Niente da fare, a tutto questo la Juve non ci sta. Intanto perché al club bianconero non tornano i conti su quelle famose visite mediche, Perin ha ottenuto l'idoneità e il percorso di recupero dopo l'operazione alla spalla destra procede secondo i tempi prestabiliti e comunicati in trasparenza al Benfica. Senza dimenticare quel comunicato ufficiale che proprio non è andato giù. La Juve quindi è disposta a riaprire i dialoghi solo a fronte di un'operazione del tutto in linea con quella imbastita prima della partenza di Perin verso Lisbona. È muro contro muro dunque. Con il Benfica che ha già rimesso in moto la macchina per trovare un altro portiere. E la Juve che a sua volta ha riaperto tutti i canali per la cessione di Perin, che in questo momento portano ad altri club di “area Mendes”, intermediario dell'operazione, come Porto o Monaco. Erano tutti contenti, ora è tutti contro tutti.